Accordo Hamas-Israele, Witkoff e Kushner arrivati in Israele. Attesa la rettifica di Netanyahu. «Trump in arrivo domenica»– La diretta


L’esercito israeliano ha avviato i preparativi per il ritiro parziale da Gaza. È la prima concreta conseguenza dell’accordo raggiunto nella notte a Sharm el-Sheikh, che sembra aver spalancato le porte a una concreta soluzione di pace nel Medio Oriente. Lo ha fatto sapere l’Idf, che nelle prossime ore provvederà a «modificare rapidamente le linee di schieramento» dell’esercito.
Foto di copertina: ANSA/EPA/ABIR SULTAN
Trump: «proverò ad andare in Egitto per la firma ufficiale»
Donald Trump ha aggiunto: «proverò ad andare» in Egitto per partecipare alla firma ufficiale dell’accordo di pace.
Trump: «ora lavorerò con Teheran»
«Lavorerò con l’Iran», ha detto Donald Trump presiedendo una riunione di governo alla Casa Bianca. «Teheran vuole lavorare alla pace», ha poi aggiunto, sostenendo che l’attacco all’Iran è stato importante per raggiungere l’accordo su Gaza.
Trump: «Gli ostaggi a Gaza saranno liberati lunedì o martedì»
«Gli ostaggi a Gaza saranno rilasciati lunedì o martedi’», ha detto Donald Trump presiedendo una riunione di governo alla Casa Bianca. Ha poi aggiunto commentando gli accordi tra Israele e Hamas: «Abbiamo messo fine alla Guerra a Gaza, penso sarà una pace durevole».
Channel 12 annuncia l'arrivo di Witkoff e Kushner in Israele
La tv Channel 12 riferisce che gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner sono arrivati in Israele.
Mezzaluna Rossa: «In arrivo 153 camion di aiuti a Gaza»
Sono 153 i camion carichi di aiuti umanitari diretti a Gaza attraverso il valico di Rafah, a seguito dell’annuncio di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo riferisce la Mezzaluna Rossa egiziana. Il convoglio “è diretto al valico di Kerem Shalom, per essere condotto nella Striscia di Gaza“. Tra i camion, 80 sono dell’Onu, 21 dal Qatar e 17 dalla Mezzaluna Rossa egiziana.
Iran: «Bene il cessate il fuoco tra Hamas e Israele»
L’Iran accoglie con favore l’accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Hamas, che da anni sostiene, e Israele, suo arcinemico. «L’Iran ha sempre sostenuto qualsiasi azione e iniziativa che includa la fine della guerra genocida, il ritiro delle forze di occupazione, l’invio di aiuti umanitari, il rilascio dei prigionieri palestinesi e la tutela dei diritti fondamentali dei palestinesi», afferma il Ministero degli Esteri in una nota.
Tajani: «accordo primo tassello per stabilità Medio Oriente»
«L’accordo di pace raggiunto oggi segna un momento cruciale della storia. Il primo grande tassello di un lungo processo di stabilizzazione del Medio Oriente. Il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e il ritiro concordato delle forze israeliane erano gli obiettivi primari della trattativa. Uno sforzo condiviso da tutta la comunità internazionale, in particolare dagli Stati Uniti e da Qatar, Egitto e Turchia a cui va il nostro sentito ringraziamento per aver voluto fortemente questo accordo. Uno sforzo sostenuto anche dal Governo italiano». Ha scritto su X Antonio Tajani.
L’accordo di pace raggiunto oggi segna un momento cruciale della storia. Il primo grande tassello di un lungo processo di stabilizzazione del Medio Oriente. Il cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e il ritiro concordato delle forze israeliane erano gli obiettivi… pic.twitter.com/VlvMTiTTQq
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 9, 2025
Presidenza di Israele conferma l'arrivo di Trump domenica
La Presidenza di Israele ha annunciato in una nota che «alla luce della liberazione degli ostaggi e dell’arrivo del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Israele, e delle chiusure previste a Gerusalemme, la celebrazione della ‘Sukkà aperta’ (la festa ebraica delle capanne) prevista per la prossima domenica viene annullata».
Israele: «l'Idf manterrà 53% del territorio di Gaza»
«L’esercito israeliano manterrà il controllo di circa il 53% del territorio di Gaza». Lo ha detto la portavoce del governo di Tel Aviv.
Israele: «Cessate il fuoco dopo 24 ore dalla riunione governo»
La portavoce del governo israeliano ha spiegato che alle 17 (ora locale, le 16 in Italia) si terrà una riunione di gabinetto e un’ora dopo ci sarà la riunione di governo. «Entro 24 ore dalla riunione del Consiglio dei Ministri, entrerà in vigore un cessate il fuoco a Gaza. L’Idf si ritirerà sulla linea gialla come indicano le mappe del piano Trump. Dopo 24 ore, inizieranno le 72 ore durante le quali tutti i nostri ostaggi saranno rilasciati e riportati in Israele».
Israele: «Firmata la prima fase dell'intesa su Gaza»
«La bozza finale della fase uno è stata firmata questa mattina in Egitto da tutte le parti per il rilascio di tutti gli ostaggi». Lo ha detto la portavoce del governo israeliano Shosh Bedrosian.
Ufficio di Netanyahu: «Barghouti non verrà rilasciato»
Israele, «no» alla riconsegna dei corpi di Yahya e Muhammad Sinwar
Dopo il no secco alla liberazione di Marwan Barghouti dalla cella, Tel Aviv si sarebbe anche opposta con fermezza alla riconsegna dei cadaveri di Yahya e Muhammad Sinwar, leader di Hamas uccisi durante i due anni di conflitto con operazioni mirate. A rivelarlo è la Cnn.
Media: «Colloqui per la seconda fase inizieranno subito dopo scambio prigionieri»
I colloqui per la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco inizieranno il giorno dopo il rilascio degli ostaggi. A riferirlo l’emittente qatarina Al-Araby. Non è chiaro però, dato le tempistiche più dilungate per rintracciare i cadaveri dei circa 26 ostaggi deceduti, se il riferimento sia alla riconsegna di tutti gli ostaggi o solo di quelli vivi. Intanto sempre i media qatarini informano che il Cairo ha proibito a Tel Aviv di mantenere una presenza permanente lungo il confine egiziano con Gaza, il cosiddetto Corridoio di Filadelfia.
Smotrich: «Festeggiamenti miopi, con l'accordo liberiamo i prossimi leader di Hamas»
In vista della riunione del gabinetto israeliano, il piano di pace inizia a incassare i primi (ovvi) no. Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze e politico di estrema destra, ha già anticipato che voterà contro l’approvazione dell’accordo: «C’è un’immensa paura delle conseguenze dello svuotamento delle prigioni e del rilascio della prossima generazione di leader terroristi che faranno di tutto per continuare a versare fiumi di sangue ebraico qui, Dio non voglia», ha scritto su X. «Solo per questo motivo, non possiamo unirci a festeggiamenti miopi o votare a favore dell’accordo».
La Croce Rossa per strada a Gaza: preparazione imminente di scambio prigionieri
Veicoli della Croce Rossa sono stati visti percorrere la strada costiera Al-Rasheed di Gaza, diretti a nord, in preparazione di un imminente scambio di prigionieri. A riportare la notizia su X è il giornalista Sulaiman Ahmed.
BREAKING: Red Cross vehicles are seen traveling along Gaza’s coastal Al-Rasheed Street, heading north in preparation for an upcoming prisoner exchange. pic.twitter.com/JVJkicExur
— Sulaiman Ahmed (@ShaykhSulaiman_) October 9, 2025
Hamas ha bisogno di 10 giorni per consegnare corpi degli ostaggi
Hamas ha bisogno di almeno dieci giorni per localizzare i corpi degli ostaggi israeliani morti nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Wall Street Journal, citando fonti vicine ai negoziati. La liberazione degli ostaggi e la restituzione dei corpi dei deceduti è uno dei punti su cui è stata raggiunta questa notte un’intesa per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Se Hamas non dovesse riuscire a recuperare i corpi degli ostaggi morti, entrerà in campo una forza multinazionale istituita dal Coordinatore per i prigionieri che opererà nella Striscia di Gaza per recuperare le salme i cui luoghi di sepoltura sono noti all’Idf.
Crosetto: «Nostre forze armate pronte a fare la loro parte»
«Per quanto riguarda il futuro, e cioè la concreta realizzazione del piano di pace Usa per Gaza, ovviamente l’Italia e, in particolare, le Forze Armate sono e saranno pronte a fare la loro parte, come hanno sempre fatto e come hanno dimostrato, in tutte le missioni internazionali cui partecipano, di saper fare. L’Italia c’è e ci sarà sempre, quando si tratta di aiutare e sostenere i processi di pace». Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto
I dettagli dell'accordo, dagli ostaggi agli aiuti umanitari
In cosa consista la prima fase dell’accordo lo sapremo probabilmente nelle prossime ore. Alcuni media internazionali hanno però anticipato alcuni punti, che sarebbero stati inclusi. A partire dagli ostaggi, che saranno liberati nei prossimi giorni in cambio di 1.950 prigionieri palestinesi: 250 ergastolani e 1.700 arrestati all’inizio del conflitto. Il ritiro delle truppe israeliane avverrebbe in concomitanza con questo scambio e dovrebbe lasciare libero anche il valico di Rafah, all’estremo sud della Striscia, che così potrebbe riaprire per la prima volta dopo due anni. Secondo France Presse, nei primi cinque giorni di cessate il fuoco entreranno nella Striscia oltre 400 camion di aiuti umanitari al giorno. Un numero che sarebbe destinato a crescere progressivamente.
Ancora nessun accordo su disarmo di Hamas e governo a Gaza
L’accordo raggiunto è solo il primo passo di un lungo negoziato. Il piano in 20 punti presentato da Trump la scorsa settimana non è stato approvato in ogni suo dettaglio. Al momento a Sharm le delegazioni si sono concentrate sulla prima parte, quella relativa allo scambio di prigionieri e ostaggi e al ritiro militare (parziale) dell’esercito israeliano da Gaza. Rimangono ancora da definire punti fondamentali per il futuro, dalla governance di Gaza al processo di disarmo dei combattenti di Hamas.
Salvini elogia Trump: «Merita il Nobel per la Pace»
È Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti, a portare un gradino oltre la celebrazione dell’accordo raggiunto in Egitto sui social. «Rilascio di tutti gli ostaggi israeliani nelle prossime ore, cessate il fuoco e ricostruzione di Gaza: accordo raggiunto, una notizia stupenda! Se le armi finalmente taceranno, il presidente Donald Trump merita davvero il Premio Nobel per la Pace».
Tajani: «Pronti a partecipare alla riunificazione della Palestina»
Anche il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha elogiato su X l’impegno statunitense per raggiungere la pace: «Dal Medio Oriente arrivano ottime notizie: la pace è vicina. L’Italia, che ha sempre sostenuto il piano statunitense, è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina».
La gioia di Giorgia Meloni: «Notizia straordinaria, non perdiamo questa opportunità»
«È una straordinaria notizia», così su X la premier Giorgia Meloni ha accolto con gioia la notizia dell’accordo. «Apre la strada al cessate il fuoco a Gaza, al rilascio di tutti gli ostaggi e al ritiro delle forze israeliane su linee concordate». Il ringraziamento va al presidente americano Donald Trump e alle altre nazioni mediatrici, dall’Egitto al Qatar fino alla Turchia. «È un’opportunità unica per porre fine a questo conflitto che deve assolutamente essere colta. Per questo esorto tutte le parti a rispettare pienamente le misure già concordate e a lavorare per realizzare rapidamente i passi successivi previsti dal Piano di Pace. L’Italia continuerà a sostenere gli sforzi dei mediatori ed è pronta a contribuire alla stabilizzazione, ricostruzione e sviluppo di Gaza».
Israele pronta a ritirarsi da Gaza, oggi gabinetto valuterà l’accordo
L’accordo è stato raggiunto, manca solo la ratifica ufficiale per iniziare ad attuare la prima fase e intavolare ulteriori negoziati per le fasi successive del piano di pace. Oggi il gabinetto del governo israeliano si riunirà per esaminare e approvare l’accordo. Il rilascio degli ostaggi, secondo quanto ha specificato Hamas, sarà scaglionato nelle prossime 72 ore e avverrà solo in risposta a precisi e «specifici ritiri israeliani» dalle aree della Striscia di Gaza.