Francia, Macron a sorpresa riconferma Lecornu primo ministro: «C’è ancora spazio per un compromesso»


Emmanuel Macron ci riprova con Sébastien Lecornu. Dopo giorni di incertezza e contatti frenetici con i partiti, l’Eliseo ha annunciato che il presidente francese ha riconfermato Lecornu nel ruolo di primo ministro, nonostante le sue dimissioni presentate all’inizio della settimana. La decisione arriva al termine di un incontro con le principali forze politiche, nel tentativo di trovare una via di compromesso che eviti lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e nuove elezioni anticipate. «L’incontro di oggi conferma che esiste una possibile via per giungere a compromessi ed evitare lo scioglimento», ha fatto sapere l’entourage del presidente, citato dai media francesi. «Accetto – per dovere – la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di un bilancio entro la fine dell’anno e di affrontare i problemi quotidiani dei nostri connazionali», ha scritto su X. «Farò di tutto per riuscire in questa missione: dobbiamo porre fine a questa crisi politica, che sta esasperando il popolo francese, e a questa instabilità, che è dannosa per l’immagine della Francia e per i suoi interessi».
Lecornu accetta di restare, ma il clima resta teso
Sébastien Lecornu, ex ministro della Difesa e fedelissimo di Macron, aveva lasciato l’incarico lunedì scorso, spiegando che «non c’erano le condizioni per proseguire» e denunciando le divisioni interne e gli “interessi di parte” che avevano paralizzato la formazione del governo. La sua rinomina arriva quindi in un clima di grande fragilità politica: Macron si trova isolato, privo di una maggioranza stabile e con un Parlamento frammentato, mentre l’opposizione chiede chiarezza sul futuro del governo.
Macron sempre più solo
Negli ultimi giorni si sono moltiplicate anche le voci di un possibile passo indietro del presidente, alimentate da indiscrezioni sull’esasperazione crescente all’interno dell’Eliseo. L’ex premier Gabriel Attal, in un’intervista, ha commentato: «Non lo capisco più». Un segnale di quanto la crisi abbia ormai scavato una frattura profonda anche tra i fedelissimi del presidente.
La scommessa della stabilità
Con la riconferma di Lecornu, Macron tenta di prendere tempo e di rassicurare Bruxelles e i mercati, in attesa di presentare il bilancio 2026. Ma la strada resta stretta: senza una maggioranza solida, il governo dovrà contare su accordi temporanei con parte dell’opposizione. Lecornu, 39 anni, dovrà ora ricomporre il quadro politico e provare a rimettere in moto un esecutivo che, nel giro di una settimana, si era già dissolto. Un compito che molti osservatori considerano l’ultima occasione di Macron per salvare la legislatura.