Francesca Albanese, la frase sui napoletani che fa partire la class action. L’ex avvocato di Maradona all’attacco: «Da lei violenza inaccettabile» – Il video


È pronto a una nuova class action l’avvocato Angelo Pisani, stavolta contro la giurista Francesca Albanese. Lo storico legale in Italia di Diego Armando Maradona e delle vittime di alcune tra le vicende più note e drammatiche in provincia di Napoli, a cominciare dai fatti di Caivano, ha deciso di rivalersi contro la relatrice speciale dell’Onu per la Palestina, colpevole secondo lui di discriminazione nei confronti dei napoletani.
Che cosa ha detto Albanese a Tintoria sui napoletani
Lo scontro è tutto campano, tra l’avvocato napoletano e la giurista ProPal nata ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Ospite del podcast Tintoria, Albanese raccontava con orgogliosa sorpresa la partecipazione addirittura dei milanesi alle manifestazioni più o meno spontanee nel bel mezzo della settimana, a sostegno della causa palestinese. Anche se queste sono avvenute anche a tarda sera. «Questo è il primo genocidio in cui io vedo un moto popolare di sdegno, che si sta facendo massa critica e che scende nelle strade – dice Albanese ai comici Daniele Tinti e Stefano Rapone – Io dico pure a Milano, nel cuore della notte, in un giorno lavorativo… Milano non è Napoli, nel senso che lì ci pensano che si devono svegliare alle 6».
Ehvabbè. pic.twitter.com/dDyy1VkE7p
— Esercito di Cruciani (@EsercitoCrucian) October 10, 2025
Da Albanese «una guerra geografica»
«Una donna che semina discriminazione esercita una forma subdola di violenza», tuona l’avvocato Pisani che, con il suo 1523.it «difende tutte le persone giuridicamente deboli – si legge sul suo sito – che vengono attaccate da chiunque». Anche per «guerre geografiche, come questa della Albanese in danno a Napoli».
Perché l’avvocato Pisani vuol fare una class action contro Albanese
Secondo Pisani, non ci sono dubbi che le parole di Albanese rappresentino «una violenza inaccettabile contro i napoletani». Anzi, quella della giurista irpina sembra all’avvocato napoletano «quasi una sorta di fobia sociale», per di più è «un altro esempio lampante di violenza al femminile». Non è chiaro però se Albanese ce l’avesse solo con i napoletani maschi. Certo, per Pisani la class action ci sta tutta: «Perché comprenda che cosa significa rispettare i napoletani e, soprattutto, rispettare la bandiera italiana e la Costituzione». Un attacco in tribunale che però vuol predicare pace, secondo Pisani, soprattutto in questo momento storico, in cui «nessuno può permettersi di soffiare impunemente sul fuoco della guerra, oggi dobbiamo tuti impegnarci per favorire pace e dialogo». Anche tra napoletani e irpini.