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Elezioni Regionali Toscana 2025, urne aperte oggi e domani: orari, candidati e come si vota. La regola sul ballottaggio diversa dalle altre regioni

12 Ottobre 2025 - 07:26 Ugo Milano
Elezioni Regionali Toscana 2025, candidati
Elezioni Regionali Toscana 2025, candidati
Seggi aperti fino a lunedì 13 ottobre alle 15. La sfida tra il governatore uscente Giani e gli sfidanti Tomasi e Bundu. Come funziona il voto in Toscana

Urne aperte dalle 7 in Toscana per eleggere il presidente della Regione tra i tre candidati: Antonella Bundu per Toscana rossa, Eugenio Giani per il centrosinistra e Alessandro Tomasi per il centrodestra, oltre ai 40 consiglieri regionali. Oggi si vota dalle 7 fino alle 23, domani dalle 7 alle 15. Sono circa tre milioni gli aventi diritto al voto. Lo scrutinio si svolgerà immediatamente dopo la chiusura dei seggi domani. Se nessuno dei tre candidati raggiungerà almeno il 40 per cento dei voti si andrà tra due settimane al ballottaggio: un’eventualità che nessuna delle leggi elettorali delle altre Regioni contempla.

Come si vota: urne aperte fino a lunedì alle 15

I toscani sono chiamati alle urne domenica 12 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 13 ottobre dalle 7 alle 15. Due giorni come nel 2010 e 2020, uno in più rispetto al 2015. Lo scrutinio si svolgerà nel pomeriggio del lunedì. Nelle sezioni elettorali – 3.922 in tutta la Toscana, quattordici in meno rispetto al 2020 – presidenti, segretari e scrutatori, che sono oltre 23mila, saranno comunque al lavoro fin da sabato per autenticare le schede e attrezzare i seggi. Per votare occorrerà presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale. Se smarrita, un duplicato può essere richiesto in Comune. Gli uffici elettorali di ciascun Comune saranno aperti anche domenica. All’ultima revisione a fine settembre erano 3.007.106 gli elettori iscritti nelle liste (quasi 22mila in più rispetto a cinque anni fa), tra cui oltre 17mila diciottenni e 203mila toscani residenti all’estero e iscritti all’Aire.

Una scheda arancione: due scelte possibili

Ci sarà una sola scheda, di colore arancione, ma due sono i voti: uno per il presidente, l’altro per una delle liste in appoggio e dunque per la composizione della futura assemblea regionale. Due voti che possono essere anche disgiunti, come già si poteva fare dal 2010.

Sulla scheda i simboli sono incolonnati sulla sinistra e, a fianco, è indicato il candidato presidente collegato, il cui nome, in caso di coalizione, si trova all’interno di un rettangolo ampio corrispondente alle liste che lo sostengono. Accanto a ogni simbolo si trova l’elenco dei candidati consiglieri della circoscrizione con una casella a fianco da contrassegnare per indicare la preferenza.

Di circoscrizioni ce ne sono tredici in tutta la Toscana: quattro per la città metropolitana fiorentina e una per ciascuna altra provincia. I nomi dei candidati consiglieri, come l’ordine delle liste, variano da circoscrizione a circoscrizione. In questa tornata elettorale tutte le liste sono presenti in ogni circoscrizione.

Voto disgiunto e preferenze: come funziona

Il voto a una lista automaticamente si trasferisce al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. È possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione, cioè il cosiddetto voto disgiunto. Lo si può fare indicando anche uno o due aspiranti consiglieri.

Tornate nel 2015, rimangono infatti le preferenze: ovvero la possibilità di votare per uno o due candidati consiglieri di una stessa lista anziché su elenchi bloccati, salvo nel caso del listino regionale (possibilità consentita dalla legge e utilizzata, nell’attuale tornata elettorale, solo da Pd e Lega). Se la lista raccoglie un numero sufficiente di voti per entrare in Consiglio regionale i candidati del listino regionale bloccato – tre per il Pd e uno per la Lega – saranno i primi a essere eletti: i loro nomi non sono riportati sulla scheda, ma sono presenti nei manifesti ufficiali delle elezioni.

Nel caso un elettore esprima due preferenze, una dovrà riguardare un candidato uomo e l’altra una candidata donna (o viceversa), naturalmente tutti e due sempre della medesima lista. In assenza di alternanza di genere la seconda preferenza in ordine di lista sarà annullata. Con oltre tre nomi indicati tutti i voti di preferenza saranno annullati.

Ballottaggio: come funziona in Toscana

Si vota con la possibilità di un turno di ballottaggio, da svolgersi a distanza di due settimane: tra le Regioni la Toscana è l’unica che lo prevede. Ma a differenza della regola che riguarda le elezioni comunali, dove la soglia sotto cui si ricorre al ballottaggio è il 50 per cento più uno dei votanti, nel caso delle regionali toscane l’eventualità si concretizzerà solo se nessun candidato presidente raccoglierà almeno il 40 per cento dei voti validi.

La possibilità di un turno suppletivo è stata introdotta nel 2015. Al ballottaggio si presentano i due candidati più votati. Tra il primo e il secondo turno non sono ammessi ulteriori collegamenti tra le liste: le coalizioni rimangono invariate.

Cinque anni fa Eugenio Giani, candidato del centrosinistra, raccolse al primo turno il 48,62 per cento dei consensi contro il 40,46 per cento di Susanna Ceccardi, candidata del centrodestra. Alle urne si recò il 62,6 per cento degli elettori, un’affluenza più alta e in controtendenza rispetto al 2015 (quando fu il 48,28 per cento, la più bassa di sempre).

Dai risultati alla nuova giunta

I risultati dello scrutinio saranno pubblicati in tempo reale sul sito della Regione attraverso il portale nazionale Eligendo. Si tratta comunque di risultati ufficiosi: quelli ufficiali arriveranno dopo che i tribunali avranno esaminato e riletto i verbali di tutte le sezioni elettorali toscane. Spetterà alla Corte di appello proclamare il nuovo presidente: di solito nei dieci giorni successivi. A quel punto ci saranno altri dieci giorni per convocare la prima seduta del Consiglio regionale e in quell’occasione il neo presidente comunicherà i componenti della nuova giunta, che nella legislatura in corso ha contato otto assessori (quattro donne e quattro uomini).