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Gli Stati Uniti cacciano gli stranieri che deridono l’omicidio di Charlie Kirk

15 Ottobre 2025 - 06:00 Alessandro D’Amato
charlie kirk assassinio stranieri espulsi
charlie kirk assassinio stranieri espulsi
Sei cittadini di Argentina, Brasile, Germania, Messico, Paraguay e Sudafrica espulsi dal Dipartimento di Stato. Altri in arrivo

Gli Stati Uniti cacciano gli stranieri che deridono l’omicidio di Charlie Kirk. L’amministrazione Trump ha revocato i visti di sei cittadini di Argentina, Brasile, Germania, Messico, Paraguay e Sudafrica che avevano pubblicato filmati su Kirk. La decisione è stata varata dopo che funzionari americani preposti al caso hanno accertato che i cittadini in questione avevano rilasciato dichiarazioni che deridevano l’assassinio dell’attivista ultraconservatore Kirk, lo scorso 10 settembre. La decisione, resa nota ora, è stata formalmente adottata ieri dal dipartimento di Stato americano. In seguito a video e post pubblicati sui social media dai cittadini sanzionati.

Non abbiamo obblighi

«Gli Stati Uniti non hanno alcun obbligo di ospitare stranieri che augurano la morte agli americani», ha dichiarato il dipartimento su X. In un post su un social network il cittadino argentino ha accusato Kirk «diffondere una retorica razzista, xenofoba e misogina». Un altro ha scritto in tedesco: «Quando i fascisti muoiono, i democratici non si lamentano». Il dipartimento ha anche fatto sapere che sta cercando altri titolari di visto che hanno celebrato l’assassinio di Kirk. Sarebbe successo durante un evento presso un’università dello Utah il mese scorso. Da gennaio, l’amministrazione Trump ha adottato una drastica repressione dell’immigrazione. Intensificando i controlli sui social media e revocando migliaia di visti per studenti, con l’obiettivo di restringere la durata di altri.

L’onoreficenza

E intanto Donald Trump ha conferito a Kirk la più alta onorificenza civile americana. Nel corso di una cerimonia ufficiale, il presidente ha consegnato la medaglia presidenziale della libertà alla vedova in lacrime, paragonando l’ultraconservatore 31enne assassinato il 10 settembre, a Socrate, San Pietro, Abraham Lincoln e Martin Luther King. La vedova di Kirk, Erika, ha ringraziato Trump per essere tornato da un viaggio di pace in Medio Oriente per la cerimonia di premiazione. Che è arrivata proprio nel giorno in cui il suo defunto marito avrebbe compiuto 32 anni. «Gli avete fatto il regalo di compleanno più bello che potesse mai ricevere», ha detto, asciugandosi le lacrime e fermandosi di tanto in tanto per riprendersi.

La vedova di Kirk

Erika ha aggiunto che Kirk, che ha sfruttato un pubblico enorme su TikTok, Instagram e YouTube per costruire un sostegno ai punti di discussione conservatori, «probabilmente si sarebbe candidato alla presidenza» se non fosse stato assassinato. Il presidente ha promesso di raddoppiare la repressione contro quelli che definisce gruppi di estrema sinistra. «Dopo l’assassinio di Charlie, il nostro Paese non deve tollerare assolutamente la violenza, l’estremismo e il terrore della sinistra radicale», ha detto Trump a un pubblico composto dall’élite conservatrice del Paese. «Abbiamo chiuso con le folle inferocite e non permetteremo che le nostre città siano insicure», ha concluso il presidente.

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