Via libera del governo alla Manovra: dalla pace fiscale al taglio delle tasse, ecco tutte le misure. Meloni: «Con noi i salari tornano a crescere»


Dopo giorni di intense trattative e confronti — anche accesi — tra i partiti della maggioranza, il governo Meloni ha partorito la legge di bilancio per il 2026. Il via libera è arrivato nel Consiglio dei ministri di oggi, venerdì 17 ottobre. A illustrare i contenuti della manovra — che vale complessivamente 18,7 miliardi di euro — è stata la premier Giorgia Meloni insieme al il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. «È una manovra seria che si concentra sulle stesse grandi priorità delle precedenti: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità», ha spiegato la presidente del Consiglio in conferenza stampa. Presenti anche i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Le novità sull’Irpef e la pace fiscale
Sul fronte delle politiche fiscali, la novità principale della manovra è l’abbassamento strutturale della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% per gli imponibili tra 28 e 50mila euro, che si tradurrebbero in 440 euro all’anno di risparmi. A beneficiare del taglio delle tasse saranno tutti i redditi fino a 200mila, mentre sopra quella soglia ci sarà invece una sterilizzazione. Sempre in materia fiscale, la Lega è riuscita a inserire nel documento anche una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali fino al 2023. «La rottamazione ha durata 9 anni con rate bimestrali di identico importo aperta a tutti coloro che hanno dichiarato e non versato, non è un condono per coloro che hanno fatto i furbi», ha precisato Giorgetti.
Il contributo (volontario) delle banche e i tagli ai ministeri
Confermato, nonostante le proteste di Forza Italia, il contributo di banche e assicurazioni, che però ammonterà a 9,6 miliardi, una cifra inferiore agli 11 miliardi emersi nel vertice di maggioranza pre-Cdm. Nel confronto dei giorni scorsi, i banchieri sono stati compatti nel chiedere che le misure riguardassero solo la liquidità e non il capitale. E infatti non c’è alcuna tassa sugli extra-profitti nella manovra, come chiedeva Tajani, ma solo un contributo che resta volontario. «Il contributo carico delle banche nella Manoivra è un mix di misure di carattere strutturale e congiunturale» e comprende «la possiblità di ‘liberare’ le riserve poste a capitale, l’aumento dell’Irap, un nuovo regime di deducibilità dei crediti dubbi che vengono spalmati su più esercizi e la limitazione del riporto fiscale delle perdite», ha precisato Giorgetti
«Per il sistema del credito non temo un contraccolpo: abbiamo parlato con queste persone, il mio intento non è punitivo», ha precisato la premier Meloni. «Le banche e le assicurazioni accettano, non certo di buon umore, a malincuore. Riteniamo che l’impatto complessivo sia assolutamente accettabile. Abbiamo un sistema bancario solido e molto profittevole», ha aggiunto ancora il titolare del Mef. A finanziare le misure della manovra ci sarà però anche un corposo taglio alla spesa dei ministeri, che vale 2 miliardi nel 2026, altri 2,2 miliardi di euro nel 2027 e infine 2,8 miliardi di euro nel 2028 per un totale di 7 miliardi di euro.
Sgravi per i figli e aiuti per le famiglie
Tra le politiche per la famiglia — a cui sono destinati circa 1,6 miliardi di euro aggiuntivi — la manovra introduce a partire dal prossimo anno detrazioni fiscali più alte per chi ha un figlio, che vengono ora equiparate a chi ne ha due. Una misura che si accompagna all’aumento del bonus mamme lavoratrici con due figli a carico e reddito fino a 40mila euro, che sale da 40 a 60 euro al mese.
Potrebbe saltare, inoltre, la sospensione di un mese dell’Assegno di inclusione, il sussidio destinato ai nuclei familiari con un Isee non superiore a 10.140 euro e con almeno un componente over 60, minorenne, con disabilità o in condizione di svantaggio. Il governo è intervenuto per cambiare il regolamento e permettere l’erogazione non-stop dell’Adi, abolendo di fatto il «mese di pausa» previsto tra la fine della prima erogazione e il rinnovo. Un vantaggio che varrebbe circa 670 euro in più. In conferenza stampa, Salvini ha anche rivelato l’introduzione di un contributo fiscale destinato ai genitori separati o divorziati che «hanno difficoltà con la casa».
Cosa cambia per le pensioni
Sul fronte delle pensioni, come anticipato nei giorni scorsi da esponenti della maggioranza, la legge di bilancio prevede la «sterilizzazione» dell’aumento dell’età pensionabile, «con un mese in più dal 2027 e altri due dal 2028». Confermata, inoltre, la revisione del calcolo Isee, che non terrà conto della prima casa di proprietà, purché sotto un determinato valore catastale (non precisato in conferenza stampa).
Due miliardi per l’aumento dei salari
Il governo ha deciso di stanziare due miliardi di euro per adeguare gli stipendi all’aumento del costo della vita. Per farlo, l’esecutivo punta su un taglio delle tasse per i premi di produttività, gli straordinari, i notturni e non solo. Il tesoretto sarà utilizzato, inoltre, per garantire una sorta di «flat tax», fissata al 5%, sugli aumenti di retribuzione garantiti dai rinnovi dei contratti di lavoro avvenuti nel 2026 e nel 2025, ma solo per i redditi fino a 28mila euro. «Sappiamo che in Italia c’è un problema legato ai salari, che non si risolve da un giorno all’altro. Nei dieci anni precedenti al nostro governo, il potere d’acquisto dei salari italiani diminuiva di oltre il 2% mentre nel resto d’Europa cresceva del 2,5%. La buona notizia è che adesso questa tendenza si è invertita», ha spiegato Meloni in conferenza stampa.
Nuove assunzioni di medici e infermieri
Ai rifinanziamenti per la sanità pubblica previsti l’anno scorso dalla legge di bilancio, pari a oltre 5 miliardi per il 2026 e il 2027 e 5,7 miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo. Queste risorse copriranno soprattutto le spese legate all’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, riducendo le liste di attesa e aumentando posti letto e stipendi degli operatori sanitari. «Vogliamo assumere circa 6.300 infermieri e ulteriori mille medici, e aumentare le buste paga degli infermieri, con un aumento stimato nel 2026 di 1.630, per i medici di circa 3.000 euro, e anche del personale sanitario del comparto», ha illustrato Meloni in conferenza stampa.
Aumentati i fondi per le imprese
Per quanto riguarda le misure di sostegno alle aziende, la novità principale è il ritorno del super ammortamento, pensato per incentivare gli investimenti in beni materiali. Previsto anche un credito d’imposta per le imprese posizionate nelle Zone economiche speciali (Zes) del Sud Italia. Viene prorogata, inoltre, fino al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic tax e della sugar tax, che sarebbero dovute entrare in vigore — in assenza di interventi — a metà del prossimo anno. Complessivamente, ha spiegato la premier, la cifra stanziata per le imprese ammonta a 8 miliardi, ben di più dei 3 miliardi che prospettavano le anticipazioni di stampa e che avevano fatto infuriare i vertici di Confindustria.
Foto copertina:ANSA/Maurizio Brambatti | La premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti