Cosa vuol fare Stellantis in Italia? La promessa del ceo Filosa ai sindacati: «400 assunzioni per la 500 ibrida a Mirafiori»


«Faremo 400 assunzioni per lo stabilimento di Mirafiori per sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida con l’avvio del secondo turno a partire dal mese di febbraio del prossimo anno». È quanto annunciato dall’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, ai sindacati metalmeccanici nel corso dell’incontro di oggi, 20 ottobre, tenutosi al Centro Stile Fiat di Torino. Le assunzioni annunciate, ha precisato Filosa, «si aggiungono a quelle già fatte nei mesi scorsi nell’ingegneria di Mirafiori e ad Atessa. Non è abbastanza, ma quello che posso dirvi è che è tutto quello che potevamo fare considerato il contesto».
Chi c’era all’incontro
Con il ceo di Stellantis Filosa, c’era il nuovo capo Europa Emanuele Cappellano, i responsabili delle Risorse Umane mondiale Xavier Chereau e per l’Italia Giuseppe Manca. Mentre a rappresentare i sindacati, i vari segretari generali della Fiom Michele de Palma, della Fim Ferdinando Uliano, della Uilm Rocco Palombella, della Fismic Confsal Roberto Di Maulo, della Ugl metalmeccanici Antonio Spera e dell’Associazione Quadri Fiat Giovanni Serra. Tra i presenti, anche i responsabili del settore automotive.
«Il Piano Italia? Stiamo rispettando le tempistiche»
Filosa ha ribadito l’impegno del gruppo nel Paese: «L’Italia è al centro della nostra visione strategica. Il Piano Italia è solido e confermato. Stiamo rispettando le tempistiche annunciate: lo dimostrano i prossimi lanci della Fiat 500 ibrida a Mirafiori e della nuova Jeep Compass, che cominceremo a produrre nelle prossime settimane a Melfi». L’incontro con i sindacati è avvenuto nelle stesse ore in cui la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato l’intenzione di anticipare a fine anno la revisione del regolamento che prevede lo stop dei motori tradizionali dal 2035, aprendo all’uso di e-fuel e biofuel.
La Gigafactory di Termoli e Cassino
Sul fronte della Gigafactory di Termoli, Filosa mantiene una posizione prudente e sottolinea che Acc – la joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies – è ancora impegnata a definire il proprio piano di investimenti in Italia, con l’obiettivo di arrivare a una decisione entro la fine dell’anno. In una situazione di incertezza resta anche lo stabilimento di Cassino, dove la riconversione alla piattaforma Stla Large è ancora bloccata. A pesare è la scelta di affiancare alle future versioni elettriche dei modelli Alfa Romeo anche varianti ibride, decisione che ha provocato il rinvio dei lanci al 2027. «Come già sapete abbiamo deciso di riprogrammare il lancio della nuova Stelvio e Giulia, basata sulla piattaforma S-Large. Questo progetto prevedeva una offerta esclusivamente elettrica, mentre stiamo lavorando per avere un’offerta multi-energia. E lo stiamo facendo proprio per assicurare un futuro stabile all’impianto», ha dichiarato Filosa.
La richiesta ai sindacati
Filosa ha sollecitato le sigle sindacali a sostenere la battaglia di Stellantis in Europa per la revisione della regolamentazione europea sulla neutralità tecnologica. «Serve rivedere la regolamentazione europea – ha affermato – perché non tiene conto della realtà del mercato e del contesto industriale. Stiamo lavorando intensamente con Acea e con la Commissione europea. Ma per farcela abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, a partire dalle organizzazioni sindacali di tutte le aree in cui operiamo, a partire dall’Italia dove abbiamo un grande piano, il Piano Italia».
La reazione dei sindacati
«La comunicazione di circa 400 assunzioni a Mirafiori a partire da febbraio rappresenta un segnale positivo, in controtendenza rispetto al calo occupazionale degli ultimi anni. La 500 ibrida, ricordiamo, fu una richiesta sindacale avanzata all’allora Ceo di Stellantis. Ora è necessario rafforzare la missione produttiva di Mirafiori con ulteriori assegnazioni nel prossimo piano industriale», ha commentato Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl. «Restano tuttavia aperte alcune criticità negli altri stabilimenti, che devono essere affrontate con urgenza nel nuovo Piano Italia. Abbiamo ribadito a Filosa, che data l’attuale situazione dei volumi produttivi entro fine anno non si raggiungeranno i 310.000 veicoli, con riflessi importanti su occupazione e ammortizzatori sociali. È quindi indispensabile non solo un’accelerazione degli impegni già assunti in sede ministeriale, ma soprattutto un rafforzamento strategico del nuovo Piano Italia, con maggiori investimenti e nuovi modelli produttivi», ha precisato.
«Serve un’inversione di rotta da Stellantis»
Ben più critico il segretario della Fiorm Cgil, Michele De Palma: «La situazione di Stellantis in Italia ci consegna un quadro che necessita di un vero e proprio testa coda per invertire la direzione degli ultimi anni che oggi non c’è stato. Quest’anno la produzione sarà in peggioramento rispetto il 2024, l’occupazione è in continua riduzione attraverso le uscite volontarie incentivate; in controtendenza per Mirafiori ci sarà l’assunzione di 400 lavoratori per far fronte all’aumento dei turni per la 500 ibrida, ma per gli altri stabilimenti nessun segnale di rigenerazione dell’occupazione a partire dagli enti centrali».