La sala da ballo della Casa Bianca «costerà 300 milioni di dollari»


Prima 200 milioni di dollari, poi 250. Adesso il prezzo dovrebbe essere giusto: la sala da ballo voluta da Donald Trump alla Casa Bianca costerà 300 milioni di dollari. Cento in più rispetto alle prime stime, fa sapere oggi il New York Times. Mentre l’ala est, una zona storica della residenza presidenziale destinata alle first lady, verrà demolita completamente. Al contrario di quello che aveva promesso il presidente. Proprio Trump aveva criticato i costi per la realizzazione di una biblioteca intitolata all’ex presidente Barack Obama. Sostenendo che il budget era stato superato perché Obama aveva voluto «solo donne e categorie protette per costruirla».
Ballroom Trump
Lunedì 20 ottobre gli operai addetti alla demolizione hanno iniziato a distruggere la sezione della Casa Bianca che ospita gli uffici della first lady e del personale. Trump ha annunciato l’inizio dei lavori dopo che le immagini della demolizione sono circolate sui notiziari, sebbene la reale portata della demolizione sia diventata chiara solo due giorni dopo. «Per farlo correttamente, abbiamo dovuto demolire la struttura esistente», ha detto ai giornalisti nello Studio Ovale. Un funzionario dell’amministrazione ha affermato che il processo di demolizione terminerà entro due settimane. «Possiamo confermare che l’intera Ala Est sarà modernizzata e ristrutturata per, immagino, supportare il… progetto della sala da ballo».
La demolizione dell’ala est della Casa Bianca
La demolizione di parte di uno degli edifici più storici degli Stati Uniti ha scatenato un’indignazione da parte di molti democratici. E ha sollevato dubbi sul rispetto dei protocolli da parte dell’amministrazione Trump. La Casa Bianca ha liquidato le critiche definendole «indignazione costruita ad arte». L’ultima versione dell’Ala Est risale al 1942, quando Franklin Delano Roosevelt era presidente. L’agenzia di stampa Reuters ricorda che i presidenti degli Stati Uniti hanno ristrutturato e ampliato la Casa Bianca e i suoi spazi esterni nel corso della storia. Ma i cambiamenti apportati da Trump sono i più significativi degli ultimi decenni.
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«Una profanazione»
«La profanazione della Casa Bianca da parte del presidente Trump è un insulto al popolo americano e un tradimento del suo obbligo di salvaguardare la nostra storia e il nostro patrimonio», ha dichiarato Angus King, senatore indipendente del Maine. La Casa Bianca ha dichiarato martedì che avrebbe sottoposto i piani per la costruzione della sala da ballo alla National Capital Planning Commission, che sovrintende alle costruzioni federali a Washington e negli stati limitrofi, nonostante la demolizione fosse già iniziata. Il segretario dello staff di Trump alla Casa Bianca, Will Scharf, presiede l’NCPC. Ha dichiarato a Reuters di non essere stato coinvolto nella pianificazione della sala da ballo e di poter valutare con obiettività i piani presentati alla commissione.
La trasparenza
La Casa Bianca non è stata in grado di comunicare quale ente abbia la supervisione della demolizione. Bryan Green, che ha ricoperto il ruolo di commissario dell’NCPC sotto la presidenza democratica di Joe Biden, ha detto che i lavori di demolizione e le nuove costruzioni dovrebbero essere collegati nell’ambito di una revisione del progetto edilizio. Trump ha sostenuto che lui e altri donatori privati stanno finanziando la sala da ballo. Ma non ha rilasciato dettagli completi sul finanziamento.
National Trust for Historic Preservation
Il National Trust for Historic Preservation ha chiesto all’amministrazione Trump di sospendere la demolizione fino al completamento della revisione della commissione urbanistica. Nella lettera si esprime la preoccupazione che la sala da ballo di 8.400 metri quadri proposta «sovraffollasse la Casa Bianca stessa». La Casa Bianca è di 5.200 metri quadri. Ma ormai gran parte dell’ala est è già stata demolita. «Sinceramente, mi viene voglia di lasciare un mazzo di fiori in memoria», ha detto Sarah Kavanagh, che vive nel vicino Maryland: «Penso che sia disgustoso».