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«Rompono i co****ni dopo 45 anni». Piritore intercettato mentre parla con la moglie in auto: «Sto male da quando mi hanno convocato»

24 Ottobre 2025 - 13:09 Filippo di Chio
mattarella omicidio piritore
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Nei discorsi intercettati l'ex prefetto, ai domiciliari perché accusato di depistaggio sull'omicidio Mattarella, dimostrerebbe «un profondo sconvolgimento». Sentimento che, per i pm, non si addice a un funzionario «che ha compiuto il proprio dovere»

«Rompere i coglioni dopo quarantacinque anni… Tutto quello che mangio mi fa acidità per ora». Così il 22 settembre 2024, qualche giorno dopo essere stato sentito in procura, Filippo Piritore commentava con la moglie il colloquio avuto con i magistrati. L’ex prefetto, ai domiciliari perché accusato di aver depistato le indagini sull’omicidio di Piersanti Mattarella facendo sparire il guanto di uno dei killer, non nasconderebbe un profondo timore e sconvolgimento per essere coinvolto nella vicenda giudiziaria. «Qualche cosa fanno…», ammette riconoscendo la possibilità che gli inquirenti potessero prendere iniziative a suo carico.

Lo sfogo con la moglie e le rassicurazioni: «Dopo 40 anni c***o devono fare»

«Tutto quello che mangio mi fa acidità per ora… È lo stress… Tu non sai quello che…», esordisce Piritore parlando con la moglie. Lei subito taglia corto, sminuendo l’importanza del colloquio con i magistrati: «E va beh fai male… Sbagli… Tanto non serve a un cazzo quindi… Peggio per te… Tutto sto stress ridicolo». L’ex prefetto però insiste, evidentemente preso alla sprovvista dalla convocazione in procura: «Rompere i coglioni dopo quarantacinque anni… Qualche cosa fanno». E la donna ancora interviene: «Ma che fanno…! Non fanno un cazzo… dopo quarant’anni che cazzo devono fare… sei tu che sei tipo uccello del malaugurio».

Il ricordo dell’interrogatorio: «Non ricordavo un c***o, che figura di m***a»

Ulteriori conferme arrivano da altre intercettazioni. Il 17 settembre 2024, subito dopo essere stato sentito, Piritore parla ancora con la moglie riferendole il contenuto dell’interrogatorio: «Figura di merda, non ricordavo un cazzo… Io poi gliel’ho detto: “Guardi secondo me… Dico saranno sparite negli anni ’90 perché prima nell’80 servivano da solo… non potevano servire solo per le impronte digitali, e dopo è venuto il Dna… Quindi sono sparite da… se sono state occultate negli anni ’90, quando si è scoperto il Dna».

I dialoghi con la moglie in macchina: «Piritore sfugge alle sue domande»

Tutte frasi che, secondo i pm, sono «incompatibili con la posizione di un funzionario che ha compiuto il proprio dovere». Insomma, una persona innocente si sarebbe comportata in un modo al di sopra di ogni sospetto. Invece, nell’agitazione e nello stress, l’ex prefetto tradirebbe «un profondo sconvolgimento sia prima che dopo le sue dichiarazioni». Un timore che Filippo Piritore dimostrerebbe anche nei tragitti in macchia per e dalla procura di Palermo per sottoporsi all’interrogatorio: in quei minuti di auto, anche di fronte agli interrogativi della moglie, l’ex poliziotto avrebbe fatto di tutto per sfuggire alle domande.

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