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Giorgia Meloni litiga sempre con i giudici ma in manovra li ha premiati. Nella legge di bilancio 13 milioni in più al Csm. E 5 in più a Mattarella e Brunetta

25 Ottobre 2025 - 21:12 Franco Bechis
meloni csm
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Sorpresa nelle tabelle del Ministero dell’Economia: tagli a tutti i ministeri, ma aumenta sensibilmente la dotazione dell’organo di autogoverno degli odiati magistrati. Più soldi anche ai giudici costituzionali, al Quirinale e al Cnel. Salvato Fontana, dispetto a La Russa con taglietto al suo bilancio dal 2027

Le forbici di Giancarlo Giorgetti hanno creato più di un malumore fra i suoi colleghi di governo, visto che la legge di bilancio per il 2026 ha tagliato fondi a tutti i ministeri e perfino a Giorgia Meloni, cui è stato concesso solo il privilegio di potere scegliere dove tagliare 50 milioni all’anno alla presidenza del Consiglio per il prossimo triennio. Ma ora arriva una sorpresa dalla lettura della tabella del Ministero dell’Economia allegata alla legge di Bilancio. Perché in mezzo a tanti tagli spunta anche qualche fondo aggiuntivo. E in prima fila a beneficiarne sono il Csm, organo di autogoverno dei magistrati con cui da tempo il governo ha un lungo braccio di ferro, il Quirinale di Sergio Mattarella e il Cnel di Renato Brunetta.

I tre che ricevono più fondi

Al Csm l’aumento assoluto maggiore, a Brunetta e Mattarella 5 milioni in più

L’aumento di fondi più significativo è arrivato proprio al Csm, la cui dotazione annuale passa dai 36,816 milioni di euro del 2025 ai 49,816 milioni di euro del 2026 con un aumento di 13 milioni di euro. Porta a casa invece 5 milioni di euro in più per il Cnel di cui è presidente Renato Brunetta. E l’aumento dei fondi è assai significativo, perché il bilancio quasi raddoppia passando dai 7,116 milioni di euro del 2025 ai 12,116 milioni di euro del 2026. In valore assoluto anche Sergio Mattarella ottiene lo stesso aumento per il Quirinale: 5 milioni di euro in più sulla dotazione del 2026. È il solo aumento ottenuto da quando ha iniziato il mandato nel 2015, ma percentualmente è molto meno significativo, perché la dotazione del Quirinale passa da 230 a 235 milioni di euro. Resta invece identico a prima l’assegno di mantenimento del presidente della Repubblica (lo stipendio di Mattarella), che rimane di 239.182 euro lordi.

Fontana si salva dai tagli, La Russa no

Anche la Corte Costituzionale ride, dispetto ad Ignazio La Russa con un taglietto nel 2027

Per continuare nella sorpresa festeggiano un po’ anche altri giudici, quelli costituzionali. La dotazione della Corte Costituzionale sale infatti dai 67,84 milioni di euro del 2025 ai 70,26 milioni di euro del 2026, con un aumento di 2,42 milioni di euro. Ritocchino in alto quasi impercettibile anche per i magistrati contabili: la dotazione della Corte dei Conti aumenta nel 2026 di 716 mila euro salendo a 369,749 milioni di euro. Non si muove la dotazione della Camera dei deputati presieduta da Lorenzo Fontana, che per il prossimo triennio continuerà a ricevere 943,16 milioni di euro come negli anni scorsi. Nel 2026 intonsa anche la donazione del Senato: 508,06 milioni di euro. Ma Giorgetti fa un dispettuccio a Ignazio La Russa l’anno successivo, con un taglietto di 701.500 euro che resterà tale anche nel 2028.

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