Genova, blitz nella notte in un liceo occupato: entrano a scuola armati di spranghe e disegnano svastiche sui muri al grido di «Viva il duce»

Un gruppo di persone armate di spranghe è entrato — durante la notte fra sabato 25 e domenica 26 — nel liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Genova, sotto occupazione da parte degli studenti, al grido di «Viva il duce». A denunciare l’episodio sono gli stessi occupanti dell’istituto, che hanno condiviso foto e video dell’accaduto. Gli individui armati di spranghe, probabilmente vicini ad ambienti neofascisti e di estrema destra, hanno devastato alcune aule, dipinto svastiche sui muri e spaccato vetri. Sul posto sono intervenuti polizia, Digos e Scientifica. Al momento dell’intrusione, i ragazzi erano a scuola per un’occupazione pacifica, approvata dall’assemblea d’istituto e organizzata con finalità culturali. Nessuno dei ragazzi risulta ferito.
Al vaglio i filmati delle telecamere
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il gruppetto di persone armate sarebbe entrato a scuola forzando il portone di ingresso, grazie ad aste e altro materiale prelevato da un cantiere edile situato nelle vicinanze. Oltre a imbrattare i muri con scritte e svastiche, ha anche svuotato gli estintori. La polizia ha subito avviato indagini approfondite e disposto l’analisi delle telecamere di videosorveglianza, così da ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e identificare gli autori. «Sentiti i primi testimoni – si legge nella nota della questura -, alcuni hanno descritto gli autori del blitz come ragazzi giovanissimi, 15-17 anni, descrivendoli come “maranza“. Al momento, pertanto, qualsiasi qualificazione dell’azione è da ritenersi prematura».
La sindaca Salis: «Episodio gravissimo»
Della vicenda si sta occupando anche la sindaca di Genova, Silvia Salis, che parla di «episodio di estrema gravità». La violenza, aggiunge la prima cittadina del capoluogo ligure, «non è tollerabile in alcuna sua forma. Vedere una svastica sul muro di una scuola è uno schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia. Auspichiamo che si possa fare chiarezza in tempi rapidi sull’accaduto e che siano al più presto identificati gli autori». Parole di condanna anche da parte di Simone Leoncini, consigliere comunale di Avs: «Non possiamo lasciare impunita un’aggressione violenta contro studenti e contro la scuola come spazio libero di crescita, cultura e partecipazione. La Genova democratica e antifascista si stringa intorno alla Leonardo da Vinci e a tutti/e gli studenti».
Valditara: «I responsabili siano identificati»
A intervenire sulla vicenda è anche il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, attraverso una nota diffusa con la stampa: «Esprimo viva preoccupazione per quanto accaduto al liceo Da Vinci di Genova. Mi auguro che i responsabili di questo grave atto di violenza, sembrerebbe di stampo neofascista, siano rapidamente identificati e condannati. La scuola non può essere mai un luogo di intimidazione: deve prevalere sempre un confronto libero, plurale, rispettoso e in nessun caso prevaricatore».
Foto di copertina: Facebook/Simone Leoncini
