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Fanno volantinaggio «contro i maranza», scontri fuori dal liceo Einstein di Torino. Un 15enne portato via in manette. Le accuse da destra e le polemiche – I video

27 Ottobre 2025 - 15:50 Ygnazia Cigna
Il giovane è stato denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Un gruppo di studenti dell'istituto ha deciso di scioperare. E monta la polemica politica tra i gruppi di destra e i collettivi

Un ragazzo di 16 anni, di nome Simone, è stato portato via in manette dalla polizia dopo gli scontri avvenuti davanti al liceo Einstein di Torino tra alcuni studenti e la Digos. Il minorenne è stato denunciato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, in seguito agli episodi di tensione scoppiati questa mattina, 27 ottobre, durante un volantinaggio organizzato da Gioventù Nazionale, movimento giovanile di destra, sezione «Gabriele d’Annunzio».

Cos’è successo

Tutto è nato quando un gruppo di tre militanti di Gioventù Nazionale ha iniziato a distribuire davanti al liceo Einstein volantini con la scritta: «Rifiuta la cultura maranza: scegli i giovani di destra». Alcuni studenti del collettivo di sinistra del liceo hanno notato la loro presenza e tra i due gruppi è nata una lite. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos e della polizia in tenuta antisommossa, che hanno provveduto ad allontanare gli studenti del collettivo. Durante le fasi concitate, Simone avrebbe reagito agli agenti: è stato bloccato, ammanettato e portato in questura per l’identificazione. Il 16enne è stato trattenuto quasi due ore e poi affidato ai genitori. Il collettivo di sinistra ha diffuso sui social un video del momento dell’arresto e una foto del ragazzo con le manette ai polsi. Al termine delle procedure, Simone è stato denunciato.

Il racconto dello studente

torino 15enne portato via in manette

«Secondo la Digos di Torino, mi sono avvicinato troppo a quelli che stavano volantinando e sono stato praticamente placcato da tre agenti e successivamente sono stato ammanettato, proprio con le manette, infatti ho i segni sulle mani». A raccontarlo è lo studente di 16 anni del liceo Einstein, portato via in manette dagli agenti. «Sono stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata – aggiunge -, sono stato un’ora e mezza dentro la questura da solo. Successivamente sono arrivati i miei genitori». Sul proprio coinvolgimento, il ragazzo precisa: «Vengo accusato di avere dato calci e pugni a un agente della digos. Io semplicemente mi ero avvicinato a questi di destra, che non erano ragazzi, ma avranno avuto una trentina di anni, che stavano volantinato, quando i poliziotti mi hanno placcato. Io mi sono spaventato. Ovviamente non ho tirato calci e pugni perché era infattibile e non sono così stupido da attaccare e da aggredire un pubblico ufficiale». E conclude: «Mi hanno ammanettato in modo molto violento, dato che ho ancora male al braccio».

Le accuse tra i collettivi e Gioventù nazionale

«La polizia è intervenuta violentemente per difendere Gioventù Nazionale, manganellando degli studenti di via Bologna e colpendo sia coloro che contestavano l’intervento di Gioventù Nazionale, che alunni che stavano entrando nell’istituto», denunciano gli studenti del collettivo studentesco. «Uno studente minorenne è stato colpito ripetutamente e successivamente ammanettato e portato in questura. Troviamo inammissibile la legittimazione della forza e della violenza davanti alle mura di una scuola», aggiungono.

Dalla parte opposta arriva la replica dei militanti di Gioventù Nazionale Torino – D’annunzio: «A Torino se sei di destra non puoi volantinare davanti alle scuole senza rischiare di essere aggredito. Sputi, insulti, pugni e minacce: questo è l’atteggiamento che hanno riservato i collettivi rossi ai nostri militanti». Il gruppo cittadino Gioventù Nazionale Torino riferisce, però, che il volantinaggio sarebbe stato organizzato da elementi non tesserati. Nel frattempo, gli studenti del liceo hanno reagito organizzando un’assemblea straordinaria nelle diverse sedi dell’istituto durante l’intervallo. Lo sciopero è diventato spontaneo e, nel pomeriggio, è previsto un presidio di protesta in piazza Castello a Torino.

Avs annuncia un’interrogazione parlamentare

Dalla scuola ai palazzi della politica. L’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Giovanni Crosetto, è intervenuto in difesa dei militanti di Gioventù Nazionale: «Quanto accaduto all’Einstein è di una gravità inaudita, studenti aggrediti e insultati solo per aver provato a esprimere le proprie idee. Questo è il risultato delle politiche di tolleranza e legittimazione delle realtà vicine ai centri sociali e ai collettivi rossi, messe in atto dal Comune di Torino». Diversa la posizione di Alleanza Verdi Sinistra. Gli esponenti Marco Grimaldi e Alice Ravinale, insieme alla consigliera comunale Sara Diena, hanno diffuso una nota congiunta: «Quanto accaduto è inquietante. Gioventù Nazionale stava volantinando «contro i maranza» ed è stata oggetto di contestazioni per via del contenuto razzista di quel volantino. Non è giustificabile e non c’è alcuna buona ragione per l’intervento della polizia in tenuta antisommossa, che ha caricato gli studenti e portato via in manette un ragazzo». Per questo motivo, Avs ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

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