Stop scuola-lavoro nelle attività ad alto rischio per gli alunni. Valditara: «I giovani devono poter affrontare queste esperienze in piena sicurezza»

Il Consiglio dei ministri, riunitosi oggi – martedì 28 ottobre – ha approvato due provvedimenti che introducono significative novità riguardanti la formazione scuola-lavoro, la sicurezza degli studenti e la valorizzazione del sistema scolastico nelle isole minori. Con il nuovo decreto-legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, la copertura assicurativa viene estesa anche agli eventuali infortuni occorsi durante il tragitto tra l’abitazione (o altro domicilio) e il luogo in cui si svolge l’attività di formazione scuola-lavoro. Inoltre, si stabilisce che le convenzioni tra scuole e imprese ospitanti non potranno più includere attività di formazione che comportino lavorazioni ad alto rischio per gli studenti.
«La formazione deve rappresentare un’occasione di crescita, non di rischio»
«Con questi interventi diamo un segnale concreto di attenzione verso i nostri studenti e verso chi ogni giorno vive la scuola», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. «La formazione scuola-lavoro deve rappresentare un’occasione di crescita, non di rischio – prosegue -: i giovani devono poter affrontare queste esperienze in piena sicurezza. Per loro maggiore tutela, abbiamo esteso la copertura assicurativa anche agli infortuni che potrebbero verificarsi nel tragitto da casa al luogo in cui si svolgono le attività. Inoltre, continuiamo a sostenere e valorizzare le isole minori, riconoscendo l’impegno di chi insegna e lavora in territori che costituiscono un patrimonio unico per il Paese», ha concluso Valditara.
Ok della Camera alla riforma degli «esami di maturità»
L’Aula della Camera ha anche approvato in via definitiva la riforma dell’esame di Stato che tornerà a chiamarsi «esame di maturità». Si prevede che gli studenti debbano sostenere tutte le prove compresa quella orale per superare l’esame. Misura che era stata proposta dopo il boicottaggio dell’orale da parte di alcuni alunni. Le materie del colloquio saranno inoltre quattro e saranno decise dal ministero a gennaio; le commissioni d’esame saranno costituite da due membri esterni e due interni. L’emiciclo di Montecitorio ha dato il via libera al provvedimento con 138 voti a favore, 91 contrari e 9 astenuti.
