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Femminicidio nel Veronese, «Jessica poteva essere salvata». La sorella della vittima accusa: «Ignorate le denunce»

30 Ottobre 2025 - 09:04 Alba Romano
jessica Stappazzolo
jessica Stappazzolo
Laiza Stappazzollo: «Douglas la picchiava sempre, le forze dell’ordine lo vedevano. Dovevano arrestarlo»

In un’intervista a Repubblica, Laiza Stappazzollo, sorella di Jessica, uccisa a coltellate e rinvenuta dalla polizia nella notte tra lunedì 27 e martedì 28 ottobre dal proprio ex (che indossava un braccialetto elettronico non funzionate) accusa apertamente le istituzioni: «Jessica poteva essere salvata. Le denunce c’erano, si doveva fare di più. Douglas (l’ex compagno delle vittima, ndr) andava fermato prima». Racconta di una violenza continua, nota anche alle forze dell’ordine. «Douglas la picchiava di continuo e quasi sempre intervenivano i carabinieri. Loro hanno visto come la riduceva ogni volta. Ho sempre pensato che dovessero arrestarlo, ma non è mai successo».

«Ci hanno detto che Jessica avrebbe dovuto denunciare»

Le denunce, dice Laiza, non mancavano, ma venivano ritirate dalla stessa Jessica. «Ci è stato detto che senza la denuncia di mia sorella le nostre non servivano. Lei le faceva e poi le ritirava perché era completamente plagiata e perché lui minacciava di morte sia lei che la nostra famiglia». Le minacce erano costanti: «Le diceva che doveva fare quello che voleva lui, altrimenti avrebbe ammazzato i suoi figli e tutta la nostra famiglia».

La tentata violenza sessuale lo scorso dicembre

Laiza ricorda anche la tentata violenza sessuale del 28 dicembre 2024, quando denunciò Douglas. «Era ubriaco e aveva preso della droga. Ha cercato di mettermi le mani addosso. Quando sono arrivati i carabinieri stava picchiando Jessica davanti alla bambina. Una scena terribile». Dopo quell’episodio Laiza ha deciso di trasferirsi in Germania. «Lui è un animale – dice – la picchiava se usciva, se andava a lavorare, se parlava con noi».

Il dispositivo di sicurezza nascosto a casa della madre

Nelle chat tra i due emergono le ferite di una relazione di terrore: Sono tutta ferita per colpa tua, non riesco a deglutire, sono piena di ematomi, scriveva Jessica. E Douglas rispondeva: Guarda, non è facile gestirti. L’ultima volta che Laiza ha sentito la sorella sarebbe stata a dicembre. Poi solo messaggi, fino alla telefonata di lunedì: «Mia madre mi ha detto che i carabinieri avevano trovato Jessica morta. Mi sono messa in macchina e sono corsa qui». Secondo Laiza, Jessica aveva nascosto nella casa della madre il dispositivo di emergenza che le era stato consegnato. «Immagino sia stato lui a convincerla a farlo, per evitare che si scoprisse che era tornato a vivere con lei. Non può esserci altra spiegazione».

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