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L’inchiesta su guru social e personal trainer: diete e piani alimentari senza competenze. L’esperto: «Farmaci anti-fame? Pericolosi»

03 Novembre 2025 - 09:29 Alba Romano
Da chi lavora senza titolo agli allenatori che sconfinano nel ruolo di personal trainer fino ai farmaci per l'obesità usati in modo improprio per perdere peso: cosa hanno trovato finanza e nas

Promettono di trasformare il corpo in poche settimane, vendono piani alimentari, integratori e miracoli via chat, ma in gran parte dei casi senza alcuna preparazione e a caro prezzo. Sono i guru del benessere che spopolano sui social, ma anche nelle palestre. È quanto emerge da un’inchiesta della guardia di finanza di Firenze, che ha messo nel mirino 41 falsi nutrizionisti e una pseudo università popolare con sede a Empoli che che si appoggiava a un ateneo svizzero per dare parvenza di legittimità, ma dava titoli senza valore legale. L’inchiesta è partita da Empoli ma si è poi allargata in varie regioni, dal Lazio al Veneto alla Campania. I finanzieri hanno scoperto piani alimentari, diete personalizzate e persino sostanze dopanti come il nandrolone, dietro a diverse figure operative in palestre, corsi di bodybuilding o come consulenti online.

I guru social

Il tenente colonnello Giancarlo Di Niso, comandante del Nas dei carabinieri di Roma, monitora da tempo gli esperti fai da te e i guru del benessere che spopolano sui social. E spiega che tanti abusi si verificano non solo online, ma anche nelle palestre dove «molti personal trainer sconfinano nel ruolo di nutrizionisti, prescrivendo diete o integratori. Ma non ne hanno il diritto: possono solo consigliare attività fisica, non sostituirsi a medici o biologi». Tra i vari farmaci che le autorità hanno sequestrato ci sono diverse sostanze usate in modo improprio per dimagrire, come l’Ozempic. «Abbiamo scoperto canali clandestini di vendita di questi prodotti spesso rivenduti online come integratori “naturali”. In realtà sono veri e propri farmaci», spiega il comandante.

L’allarme dell’esperto sui farmaci usati per dimagrire

Sulla diffusione di farmaci usati in modo improprio per dimagrire, interviene il professore Giorgio Calabrese, docente universitario specializzato in scienza dell’alimentazione. In un’intervista al Messaggero, avverte: «Le sostanze anti-fame non fanno solo perdere peso: possono scatenare gastriti, pancreatiti e, nei casi più gravi, pensieri suicidari. Mettono a rischio corpo e mente». L’esperto fa riferimento a sostanze come Ozempic, Wegovy e Mounjaro, che negli ultimi anni si sono particolarmente diffuse. Nascono come farmaci per curare il diabete e l’obesità perché agiscono sulla regolazione della fame, vengono spesso usati per dimagrire. Ma, spiega il medico, «usati senza controllo medico alterano il metabolismo e danneggiano pancreas, fegato e reni. Se poi vengono associati ad altri farmaci, diuretici, ormoni tiroidei o metformina, il rischio aumenta in modo esponenziale»

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