Crolli alla Torre dei Conti ai Fori Imperiali, il salvataggio complicato dell’operaio: «È bloccato in una camera d’aria, gli abbiamo parlato» – Il video
Quattro operai sono stati soccorsi, mentre un quinto risulta ancora intrappolato sotto le macerie dopo il crollo di una parte della Torre dei Conti, in largo Corrado Ricci, vicino ai Fori Imperiali a Roma. L’incidente è avvenuto oggi, 3 novembre, alle 11:20, mentre l’edificio era in fase di ristrutturazione. Uno dei feriti, 64 anni, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Giovanni con un trauma cranico. Le squadre di soccorso stanno cercando di salvare il lavoratore ancora sotto le macerie, un uomo di nazionalità rumena che è vigile e cerca di collaborare con i soccorritori. Intorno alle 17, questi ultimi sono riusciti a scambiare alcune parole con lui, mentre procedono le attività di soccorso per tentare di tirarlo fuori.
La Sovrintendenza: «Indagini attestavano la sicurezza»
«Prima dell’avvio delle opere sono state effettuate indagini strutturali, prove di carico e carotaggi per verificare l’idoneità statica della struttura, che avevano attestato le condizioni di sicurezza necessarie per procedere agli interventi sui solai». Questa la nota della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, nella quale si spiega che il crollo di questa mattina della Torre dei Conti a largo Corrado Ricci «ha interessato il contrafforte centrale del lato meridionale e ha provocato a sua volta il collasso di parte del sottostante basamento a scarpa». Un secondo crollo «ha interessato parte del vano scala e del solaio di copertura». La Torre – si ricorda nella nota – era chiusa dal 2007 e per il suo recupero è stato stanziato «uno dei finanziamenti più consistenti” del Pnrr ‘Caput Mundi’». Attualmente, conclude la nota, «è in corso il primo stralcio dei lavori, avviato a giugno 2025 e sostanzialmente concluso, per un importo di circa 400mila euro, comprendente la bonifica dall’amianto e lavorazioni preliminari».
Il primo e il secondo crollo
A distanza di qualche ora dal primo cedimento, si è verificato un secondo crollo. Anche dopo il secondo crollo, ha detto il prefetto di Roma Lamberto Giannini, «la persona dà segnali di vita. Probabilmente perché nella prima entrata» i vigili del fuoco, pur non essendo riusciti a liberarlo, «sono riusciti, in qualche modo, a proteggerlo», ha spiegato. Inoltre, gli avrebbero fornito una bombola d’ossigeno. «Quello che possiamo dire è che sarà un’operazione molto lunga e complessa, perché il rischio di crollo è altissimo. Ci proveremo in tutte le maniere – ha ribadito – perché la priorità assoluta è salvare questa vita umana». Al momento le squadre di soccorso continuano con l’aspiratore di macerie dalle finestre, sul lato dei fori Imperiali, per poter poi tentare di estrarre l’operaio che si trova al disotto, messo in sicurezza in una camera d’aria.
Il secondo crollo
A distanza di qualche ora dal primo cedimento, si è verificato un secondo crollo. Una valanga di calcinacci è caduta dal tetto e ha provocato un’enorme nube di polvere. Il secondo crollo ha investito anche la squadra dei vigili del fuoco che stava tentando di estrarre l’operaio bloccato, ma risultano tutti incolumi. La procura ha aperto un’indagine per lesioni colpose. Verrà svolta una consulenza tecnica per ricostruire la dinamica del crollo. Tra le prime ipotesi, c’è quella di un cedimento interno della struttura, che era in fase di ristrutturazione.

Una testimone: «Ho visto un operaio cadere»
Sul posto sono intervenute pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale del I Gruppo Centro Storico. Gli agenti hanno iniziato a mettere in sicurezza l’area. Il traffico è stato deviato per agevolare l’intervento dei vigili del fuoco. Sul posto si è recato anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, presente durante il secondo crollo. «Ero fuori a servire i tavoli. Sono sotto shock. Ho sentito il rumore dei calcinacci ho alzato la testa e c’era fumo e ho visto un dei lavoratori cadere», ha raccontato una cameriera del ristorante di via del Colosseo davanti alla torre crollata sui Fori Imperiali. «Sono operai che vengono qui tutte le mattine. Sono sconvolta», ha aggiunto.

Che cos’è la Torre dei Conti: la storia
La Torre dei Conti è un edificio di epoca medievale vicino a via dei Fori Imperiali, nel rione Monti a Roma. La torre si erge sull’area di un antico tempio dedicato alla dea Telles. Nell’858 fu eretto un primo nucleo fortificato da Pietro dei Conti di Agnagni, proprio su una delle esedre del portico del tempio della Pace. L’edificio fu rivestito con travertino proveniente dai vicini fori, a loro volta asportati per costruire Porta Pia nel XIV secolo.
Nel corso dei secoli, l’edificio è stato danneggiato da vari terremoti. Dopo il sisma del 1349 diventò inabitabile e restò abbandonata fino al 1620, quando fu radicalmente ricostruita. Alla fine del Seicento, sotto papa Alessandro VIII, la torre fu ristrutturata con due contrafforti di rinforzo. La posizione isolata la si deve all’apertura di via Cavour a fine Ottocento e poi a quella di via dei Fori Imperiali in epoca fascista.
L’edificio era stato donato da Benito Mussolini alla Federazione nazionale arditi d’Italia, che lì rimaste dal 1937 al 1943, Nel 1938, il salone del tempio della Pace fu abito a mausoleo del generale degli arditi, Alessandro Parisi, morto in un incidente stradale. Le sue spoglie sono ancora conservate all’interno del salone in un sarcofago di epoca romana.
Foto: ANSA/Massimo Percossi
