Ultime notizie Donald TrumpFranciaUcrainaZohran Mamdani
ECONOMIA & LAVOROAS RomaCalcioLavoro e impresaPaulo DybalaSerie A

Paulo Dybala ha paura di finire ko per colpa degli «imperatori Trump Putin e Xi». Il calciatore della Roma teme per i suoi investimenti. Che infatti vanno male

06 Novembre 2025 - 21:02 Fosca Bincher
paulo dybala
paulo dybala
Lunga spiegazione geopolitica allegata al bilancio della società immobiliare che il fantasista ha aperto insieme alla figlia del suo procuratore. Per motivare con Cina, Russia e Usa i conti che non decollano. Raddoppiate le perdite nella società fondata con i colleghi Pellegrini, Mancini e Zalewski

Il fantasista della Roma calcio, Paulo Dybala, è fortemente preoccupato. E non solo della fragilità del suo fisico, che spesso lo tiene fuori dal campo per infortunio. È preoccupato da quei tre: il presidente Usa, Donald Trump, quello russo, Vladimir Putin, e quello cinese, Xi Jinping, perché metterebbero a rischio il suo portafoglio. Il timore del popolare calciatore è esplicitato anche con una certa padronanza degli scenari geopolitici mondiali nella relazione di bilancio della immobiliare Dxa srl aperta qualche anno fa insieme alla figlia del suo storico procuratore argentino, Leila Antun.

La preoccupazione di Paul: sono imperatori e si fanno guerre commerciali

La premessa da cui partono Dybala e la Antun è quella di un «contesto geopolitico mondiale nel 2025 caratterizzato da una serie di dinamiche complesse e interconnesse che influenzano l’equilibrio internazionale. La crisi in Ucraina continua a essere un punto focale delle tensioni tra Russia e Occidente. La possibilità di inviare truppe e i piani di riarmo hanno generato divisioni significative tra i paesi europei, riflettendo opinioni divergenti su come affrontare la situazione». Poi lo spettro dei tre grandi presidenti temuto dal calciatore della Roma che paventa un’epoca di nuovo imperialismo mondiale. «Si osserva», spiega la relazione al bilancio della immobiliare di Dybala, «una tendenza verso un nuovo ordine mondiale caratterizzato dal ritorno a sfere di influenza imperiali, con potenze come Stati Uniti, Russia e Cina che cercano di ampliare la loro influenza. Questa dinamica solleva preoccupazioni sulla stabilità globale e sulla possibilità di conflitti futuri. Il 2025 è quindi segnato da tendenze globali come il personalismo nella leadership e il protezionismo economico. Queste dinamiche influenzano le relazioni internazionali, con un aumento delle tensioni commerciali e delle guerre economiche tra le principali economie mondiali».

I tre imperatori temuti da Dybala

Non decolla l’immobiliare, raddoppiano le perdite della società con Mancini e Pellegrini

In questa situazione è ovvio che non potessero decollare i conti della immobiliare Dybala: nell’ultimo anno gli incassi sono stati appena di 20.929 euro e il risultato finale è stato di un utile netto di 7.987 euro, meglio della piccola perdita di 850 euro registrata l’anno precedente, ma certo non un granché. Le prospettive però restano poco entusiasmanti: proprio per le incertezze nell’economia mondiale causate dal trio degli imperatori Trump-Putin-Xi «la società stima di chiudere l’esercizio 2025 con un risultato in linea rispetto a quello registrato nel 2024». Chissà se è colpa del nuovo imperialismo, ma non brillano nemmeno i conti di un’altra avventura imprenditoriale di Dybala, quella della Feel good plus srl, società aperta con altri investitori, fra cui i compagni giallorossi Lorenzo Pellegrini e Gianluca Mancini e l’ex compagno di squadra Nicola Zalewski, che prima dell’inizio di questo campionato la Roma ha venduto all’Atalanta. I ricavi della società sono scesi da 107 a 77 mila euro nell’ultimo bilancio. E le perdite sono quasi raddoppiate, passando da 88 mila a 150 mila euro. Unica buona notizia: per il momento non devono ancora essere coperte, perché alla società è stata riconosciuta la qualità di «start-up innovativa», che comporta per 5 anni la sospensione delle norme del codice civile sulla copertura delle perdite e la ricostituzione del capitale.

I suoi soci e compagni di squadra Pellegrini e Mancini
leggi anche