Fugatti andrà a processo per l’abbattimento dell’orso M90: «Fu ucciso con crudeltà». Esultano gli animalisti: «Momento storico»

Il gip di Trento, Gianmarco Giua, ha respinto la richiesta di archiviazione del fascicolo sull’uccisione dell’orsa M90, avvenuta il 6 febbraio 2024. Ne dà notizia l’Enpa – Ente protezione animali – in una nota. Nell’ordinanza con cui respinge l’archiviazione chiesta dalla procura, il giudice per le indagini preliminari riconosce gli elementi indiziari per procedere nei confronti di Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, per il reato di «uccisione di animale con crudeltà».
L’abbattimento di M90
Pochi giorni prima del suo abbattimento, l’esemplare di due anni e mezzo – chiamato Sonny dagli animalisti – aveva seguito una coppia di escursionisti lungo un sentiero di 700 metri nei boschi di Mezzana, in Val di Sole. Secondo l’Enpa, M90 non fu narcotizzata prima dell’uccisione, nonostante avesse il radiocollare e quindi rintracciabile. «Furono esplosi tre colpi, ma solo due colpirono l’animale, senza causarne la morte immediata. L’autopsia ha evidenziato che l’orso morì dissanguato per un’emorragia interna dopo una lunga agonia. Nessun veterinario era presente, contrariamente al protocollo Pacobace, il Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’Orso bruno sulle Alpi centro-orientali», scrive l’Enpa in una nota.
L’imputazione coatta di Fugatti e altri due indagati
Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la ricostruzione degli eventi dell’Enpa e altre associazioni animaliste, disponendo l’imputazione coatta (il gip ordina al pm di formulare l’imputazione, anziché archiviare il caso) per Maurizio Fugatti, che la procura dovrà formalizzare entro dieci giorni. A finire nel registro degli indagati sono anche il capo del Corpo forestale del Trentino, Raffaele De Col, e il dirigente del Servizio foreste e fauna della provincia di Trento, Giovanni Giovannini.
La Provincia pronta a far valere le proprie ragioni
In relazione alla decisione di rinvio a giudizio da parte del Gip, in merito all’esecuzione del decreto di rimozione dell’orso pericoloso identificato come M90, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti prende atto del provvedimento e conferma di essere pronto a presentarsi dinanzi al Giudice per difendere le proprie posizioni. «La decisione di procedere con il decreto di rimozione – evidenzia il presidente – è stata adottata in un quadro di piena legittimità, sulla base degli elementi tecnici e delle competenze attribuite alla Provincia, con l’obiettivo prioritario di tutelare l’incolumità pubblica e garantire la sicurezza del territorio».
