Il dem Berruto allenerà per una settimana la nazionale di pallavolo palestinese: «Quando vola la palla, per un attimo, i problemi scompaiono» – L’intervista

«Non ho paura. Sono felice, perché questa esperienza è la sintesi delle due grandi passioni della mia vita: lo sport e la politica». Così Mauro Berruto, deputato del Partito democratico e responsabile sport del partito, nonché ex CT della Nazionale italiana di pallavolo maschile con cui vinse il bronzo olimpico a Londra 2012, racconta la sua nuova avventura ad Open. Dopo dieci anni lontano dalle palestre, il deputato torna in campo come allenatore per guidare la nazionale di pallavolo maschile palestinese.
Tre atleti morti nella guerra a Gaza

Ad aspettarlo, a fine novembre, ci sarà una squadra segnata dalla tragedia: tre atleti e un allenatore sono stati uccisi durante il conflitto a Gaza. Ce lo ricorda anche la fotografia pubblicata da Berruto, in cui i giovani scomparsi sono scoloriti in bianco e nero. L’iniziativa durerà una settimana e gli allenamenti si terranno nel palazzetto di Ramallah, in Cisgiordania. L’invito è arrivato direttamente dal Comitato Olimpico palestinese e dalla Federazione palestinese di pallavolo.
Sport e diplomazia
«Condurrò allenamenti con la nazionale, corsi di formazione per allenatori e sportivi palestinesi, ma – spiega Berruto – parteciperò anche a incontri istituzionali dedicati allo sviluppo dello sport e alla diplomazia. La mia visita è simbolica, un segnale: voglio anche capire se ci sono possibilità di creare relazioni internazionali per migliorare l’accesso allo sport, soprattutto per i bambini, così da dare loro speranza».
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Le due esperienze in Grecia e Finlandia
«C’è una gioia e un’attesa enorme, che è anche la mia – ammette – Un aspetto umano che non riesco nemmeno a definire e che capirò solo una volta arrivato. Lo sport è uno strumento di pace e speranza per il futuro, e ha la capacità di ricostruire un senso di appartenenza e identità». Per Berruto sarà la terza volta che allenerà una squadra straniera: «Ho fatto due esperienze importanti fuori dall’Italia: tre anni in Grecia e sei in Finlandia». Ma sarà la sua prima volta in Cisgiordania.
Con lui la delegazione del Pd
«L’impegno sportivo è anche un impegno politico – racconta – Mi piacerebbe che lo sport potesse risolvere tutti i problemi del mondo. Quando vola la palla, per un attimo, i problemi scompaiono». Insieme a lui partirà una delegazione del Partito democratico, composta da Ouidad Bakkali, Laura Boldrini, Sara Ferrari, Valentina Ghio e Andrea Orlando.
