Ultime notizie Donald TrumpFranciaUcrainaZohran Mamdani
CULTURA & SPETTACOLOMusicaSkySuoni e VisioniTvX Factor

Terzo Live X Factor 2025, fuori Mayu, disastro Tellynonpiangere, Delia sopra tutti. Le pagelle

07 Novembre 2025 - 04:03 Gabriele Fazio
Giuria terzo live X Factor
Giuria terzo live X Factor
Abbiamo dovuto aspettare il terzo live, ma alla fine il tavolo dei giudici si è acceso, rendendo la visione dello show decisamente più avvincente

Pochi show televisivi riescono ad inquadrare con tale precisione i trend, non a caso così il terzo live di X Factor si intitola Back to the ’90s, come un DJing di piazzetta di provincia, ed è dedicato ai favolosi anni ’90, un suono che, esaurito il repertorio evocativo degli ’80, che esce praticamente profanato dall’ultimo decennio di musica italiana, sta tornando prepotentemente. Buona la scelta dei pezzi in termini di rappresentazione dell’annata, peccato che molti di questi pezzi cascassero malissimo su questa classe di xfactorini, una delle peggiori di sempre. E ora: solita carrellata sulla giuria.

La giuria del terzo live di X Factor 2025

Non vogliamo dire che Jake La Furia (voto 8) fosse vestito male, diciamo solo che quando l’hanno inquadrato ci siamo ricordati che c’era la plastica da buttare. In compenso, al pronti via si scaglia contro Gabbani accendendo la faida che non ti aspettavi. Non molla l’osso, questa cosa che al collega Tomasi gli era piaciuto di più al pianoforte non gli va giù in nessun modo, così finisce per ruggire contro tutti, manco gli avessero rigato la macchina. Attenzione: bene, bravo, bis, abbiamo dovuto aspettare il terzo live ma finalmente succede qualcosa.

E ti verrebbe di abbracciarlo Francesco Gabbani (voto 6,5), a sto giro in tenuta Dahmer al provino per entrare negli ’N Sync, che ogniqualvolta prova ad accennare una vaga (sempre sacrosanta) critica, viene sbranato. Paola Iezzi (voto 5), di biondo boccolato imparruccata, si fa notare solo per l’outfit , che forse puntava a Marilyn Monroe ma il risultato è stato Tina Cipollari; per il resto puntata piuttosto anonima. La furia cieca di Jake toglie l’attenzione perfino da un Achille Lauro (voto 5,5) in versione castigator de Siviglia, solitamente protagonista del tavolo.

Alla fine, senza nemmeno andare al tilt, viene eliminata Mayu, forse ingiustamente, non perché sia la nuova Mariah Carey ma perché il giallo di questa sera ha un solo colpevole assoluto: Tellynonpiangere. Tra lei e Layana, l’altra concorrente al ballottaggio finale, non c’è questa grande differenza, l’impressione è che ce la ritroveremo lì molto presto.

Tomasi – Don’t Look Back in Anger – Voto: 5

Già la situazione in sé è poco credibile, il giovane Tomasi con quel filino di voce, senza negarci anche diverse gravi imprecisioni, si ritrova devastato dal confronto con gli Oasis. Non che noi avessimo neanche ipotizzato di poter fare un confronto, sono loro che lo hanno vestito come un Gallagher, ma l’indole del giovinotto non lo porta oltre Gazzelle. E parliamo della sua migliore performance.

EroCaddeo – Uomini soli – Voto: 6,5

EroCaddeo, che è un concorrente non un’imprecazione in sardo, ha una delle più complesse sfide della serata e per superarla, semplicemente, la aggira. Ma piacevolmente, sorretto da un’ottima produzione in termini di idee, idee che porta avanti con garbo e impegno, mettendoci tutto quello che ha. Tra le cose che ha non c’è però una forte presenza, questo bisogna dirlo, ma il momento è stato tutto sommato interessante.

Mayu – One – Voto: 6

Peccato che la ragazza si destreggia sul palco come John Travolta nel noto meme, perché l’esibizione, nella seconda parte (la prima, vabbè, lasciamo perdere), è stata piuttosto sanguigna, graffiata, sentita, interpretata con un’idea ben precisa. Se dobbiamo stare il giovedì sera sul divano a sentire cover, tutto sommato bene così. Va al ballottaggio e poi viene eliminata. Noi non siamo affatto d’accordo.

PierC – I Don’t Want to Miss a Thing – Voto: 7

Il ragazzo ha doti talmente notevoli che ogni cover la riesce ad interpretare con la scioltezza di chi ha alle spalle un repertorio proprio di pari valore. E parliamo dell’esibizione più debole del suo percorso, ma lo spessore artistico di PierC, specie in potenziale, è innegabile e anche, si, devastante.

Rob – What’s Up? – Voto: 5

La neo ventenne si diverte molto a cantare questo pezzo sul palco, buon per lei. C’è da dire che si sarebbe divertita anche se al posto del microfono ci fosse stata la pistola della doccia, e non è che rinunciare a questa versione emo pop di What’s Up? ci avrebbe distrutti. La sufficienza, ci sarà concesso, non ce la sentiamo di concederla, perché il livello è ancora evidentemente amatoriale.

Michelle – Torn – Voto: 5,5

Niente male la produzione, l’esibizione poi funziona da sé, perché parliamo di uno dei pezzi più efficaci della storia del pop. In generale poi non è che la ragazza, nuda e cruda davanti al microfono, a fare semplicemente la cantante, strappi standing ovation.

Layana – Meravigliosa creatura – Voto: 5

Buttarsi su una versione minimal del capolavoro di Gianna Nannini è uno stratagemma sornione per mascherare il fatto che Layana con questa canzone c’azzecca pochissimo. Con cosa c’azzecchi Layana non l’abbiamo capito, il carattere è quello di una birra analcolica, ma con i pezzi della Nannini assolutamente no. Detto ciò, perlomeno ascoltarla è stato interessante, non la pensa così il pubblico che la manda al ballottaggio. Fortunatamente per lei i giudici, senza avere in mano chissà quali motivazioni, la salvano. Fiiiuuu.

Viscardi – Black or White – Voto: 5

L’assegnazione è semplicemente una follia, ciò che ne viene fuori non può che risultare grottesco e il povero Viscardi, che non ha alcuna colpa, sul palco finisce per fare la parte della macchietta. Livello: Tale e Quale. Nota di merito per il modo in cui in fase di produzione è stato lavorato lo special del pezzo, un lavoro davvero notevole.

Tellynonpiangere – Qualcosa di grande – Voto: 4

Per cavare fuori dai giudici un commento negativo serviva un’esibizione davvero da dilettanti allo sbaraglio. Ecco, in diretta da San Venanzio di Galliera, di gran carriera, è arrivato Tellynonpiangere, che ci propone una roba talmente brutta che Cesare Cremonini avrebbe tutto il diritto di mettere sull’attenti un pool di avvocati.

Delia – Dolcenera – Voto: 8

Non è che con questa assegnazione si sia mossa ‘sto granché dalla sua zona di comfort. E menomale, non ne vediamo proprio il motivo, specie in serate musicalmente disastrose come questa. Delia è un’autrice autentica, decide infatti di porre l’accento sui cori di Dolcenera, concentrando lì le esplosioni, così di conseguenza il brano risulta ancora più ricco, come sbirciare l’altra faccia della medaglia del capolavoro di De André. Brava, brava, brava.

leggi anche