Ultime notizie Donald TrumpFranciaUcrainaZohran Mamdani
ATTUALITÀDiffamazioneInchiesteLavoro e impresa

«Non mi mancherete, ai colleghi dico “cercate altro”», la mail di un operaio prima di andarsene. L’azienda lo querela, ma il giudice gli dà ragione

10 Novembre 2025 - 09:47 Ugo Milano
Nel suo ultimo giorno ha deciso di scrivere una lettera a tutta la rubrica aziendale, che include un centinaio di indirizzi tra dirigenti e collaboratori. Com'è finita

«Dopo circa sette anni e mezzo finalmente si conclude la mia avventura, dico finalmente perché mi è costato non poco accettare già il primo rinnovo… di sicuro non mi mancherà». Nel suo ultimo giorno prima di cambiare impiego, un operaio ha deciso di dire tutto ciò che pensava del suo posto di lavoro. Una mail di fuoco inviata all’intera rubrica aziendale, che include un centinaio di indirizzi tra colleghi, dirigenti e collaboratori, e che gli è costata una denuncia per diffamazione da parte dell’azienda. Ora, però, il giudice è intervenuto in sua difesa, affermando che non ci fosse nulla di illecito, ma solo esercizio di critica nei confronti del datore di lavoro.

Cos’è successo

Il caso risale al maggio 2021 e lo ricostruisce Il Resto del Carlino. Il protagonista è un operaio ferrarese di 45 anni, dipendente da oltre sette anni di un’azienda di tecnologie per l’agricoltura. Nel suo messaggio di commiato, dal titolo «Saluti», l’uomo ha deciso di elencare le ragioni del suo malcontento mettendo nero su bianco le carenze aziendali: «Continue difficoltà ad avere attrezzi per lavorare e armadietti che si chiudano, con la scusa di dover tenere basse le spese di reparto mentre fuori spuntano pensiline dell’autobus, giardinetti e parcheggi in autobloccante».

Nella mail, l’ex dipendente criticava anche il trattamento riservato ai colleghi, «tenuti nell’ignoranza non si sa per quale motivo e dai quali poi si pretende comunque». E concludeva con un invito: «Ricordo a chi, come me, è stanco, che l’unico modo per trovare altro è cercare e non demordere». Parole che la direzione aveva giudicato offensive, tanto da sporgere querela.

«La critica verso il datore di lavoro è un diritto dei dipendenti»

Il processo ora si è chiuso con l’assoluzione dell’imputato. «Abbiamo richiamato sentenze che stabilivano come la critica verso il datore di lavoro sia un diritto dei dipendenti», spiega l’avvocato dell’operaio. «È importante che resti tutelata la possibilità di avanzare osservazioni, dalle quali può nascere il miglioramento. Siamo contenti di aver fatto assolvere una persona che lo meritava».

leggi anche