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Dalle detrazioni per le case in affitto alle assunzioni in polizia, i 700 emendamenti di Forza Italia alla Manovra. E spunta il fondo per formare i genitori boomer

14 Novembre 2025 - 18:58 Sofia Spagnoli
forza italia manovra bilancio emendamenti antonio tajani
forza italia manovra bilancio emendamenti antonio tajani
Le richieste andranno poi scremate entro il 18 novembre con la scadenza per i segnalati, che devono essere in totale 414

Una valanga di emendamenti, tutti in fila per entrare nella Legge di Bilancio. Questa mattina, 14 novembre, alle 11.30 in punto, è scattata l’ora X, ovvero il termine ultimo per depositare le proposte di modifica in Commissione Bilancio al Senato. E i parlamentari si sono sbizzarriti, come accade puntualmente in questa fase. Dalla sola maggioranza ne sono arrivati circa 1.600: Forza Italia guida la classifica con 677, seguita da Fratelli d’Italia con circa 500, Lega con 399 e Noi Moderati con 62. Quelli delle opposizioni ammontano a circa 3.800 quindi. E tra i tanti interventi che Forza Italia vorrebbe inserire – dalle nuove detrazioni per la casa alle assunzioni nelle forze di polizia – spunta anche una proposta decisamente curiosa: un fondo per “formare” i genitori boomer. Le richieste andranno poi scremate entro il 18 novembre con la scadenza per i segnalati, che devono essere in totale 414.

Il fondo per i boomer

La proposta, pensata per i genitori un po’ meno esperti con smartphone e tablet, arriva da Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. Nel testo ha un nome altisonante: “Fondo per la formazione genitoriale all’uso responsabile delle tecnologie digitali”, e prevede 5 milioni di euro per il 2026, 7 milioni per il 2027 e 8 milioni per il 2028. Il fondo punta a finanziare iniziative che aiutino sì i genitori a orientarsi nel digitale insieme ai figli: dalle buone pratiche per un uso consapevole dei social alla promozione dell’educazione digitale in famiglia. Ma tra gli obiettivi ci sono anche lo sviluppo di piattaforme e strumenti pensati per i genitori meno tecnologici, oltre a campagne di sensibilizzazione sui rischi e le opportunità del web e alla formazione di operatori specializzati per accompagnare le famiglie nell’era digitale.

Più forze di polizia e vigili del fuoco

Anche assunzioni straordinarie per potenziare l’organico delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. A prevederle sono sempre alcuni emendamenti di Forza Italia, ancora una volta a prima firma Gasparri. Le proposte introducono un piano di rafforzamento che, tra il 2026 e il 2028, punta a inserire complessivamente 3.125 nuovi agenti, oltre alle normali facoltà assunzionali già previste: 500 nella Polizia di Stato, altri 500 nell’Arma dei carabinieri e 250 nella Guardia di finanza. Non solo. Per incrementare i servizi di «soccorso pubblico, la prevenzione incendi e la lotta attiva agli incendi boschivi», il pacchetto prevede anche un rafforzamento dei vigili del fuoco, con un’assunzione straordinaria fino a 3.887 unità nel Corpo nazionale.

Dietrofront sugli affitti brevi

Poi, fare dietrofront sugli affitti brevi. Lo chiedono sempre gli azzurri in uno degli emendamenti alla manovra, questa volta a firma del senatore Roberto Rosso. La proposta prevede la cancellazione delle norme previste dalla legge di bilancio 2026, che fa salire al 26% l’aliquota per chi affitta un immobile per periodi di tempo limitati tramite piattaforme. Un tema su cui, nelle scorse settimane, prima della pubblicazione del ddl sulla Legge di Bilancio, si erano registrate alcune tensioni tra le diverse forze di maggioranza. «L’aliquota di cui al primo periodo è ridotta al 21 per cento per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi all’unica unità immobiliare locata. In caso di locazione di due immobili si applica ad entrambi l’aliquota del 26 per cento», si legge nella proposta di modifica.

Niente più IMU per il canone concordato

C’è un’altra proposta, sempre a firma del senatore Rosso, che riguarda il tema casa. Un emendamento prevede che, a partire dal 2026, le abitazioni affittate con canone concordato (cioè i contratti a canone calmierato) siano esentate dal pagamento dell’IMU, la tassa comunale sugli immobili. In pratica: chi affitta con questa formula non dovrà più versare l’imposta municipale. La misura ha un costo stimato di 250 milioni di euro l’anno.

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