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Scrive «Help me!» via email a un medico di Torino, l’appello disperato di un papà dalla Somalia: come si è salvato il bimbo di 13 mesi

15 Novembre 2025 - 15:51 Ugo Milano
La storia di un bimbo di 13 mesi con una grave malformazione cardiaca congenita, senza accesso alle cure nel suo Paese

«Help me!». È questa la frase che il padre di Muse, un bambino di un anno gravemente malato, ha inviato via mail al dottor Carlo Pace Napoleone, cardiochirurgo pediatrico del Regina Margherita di Torino. Dalla Somalia, dove vive con la sua famiglia, non aveva altre possibilità. Il suo bambino di 13 mesi soffriva di una grave cardiopatia congenita che nel Paese può essere diagnosticata, ma non curata chirurgicamente. Muse stava peggiorando in fretta e il tempo per intervenire diminuiva ogni giorno di più. Il piccolo Muse, infatti, è nato con un canale atrio-ventricolare completo, una malformazione cardiaca complessa che, aggravata anche dalla sindrome di Down, minacciava seriamente la sua salute. In Italia, l’intervento sarebbe stato previsto già dai tre mesi di vita. In Somalia, invece, è possibile solo un trattamento medico di supporto, insufficiente per garantire una prospettiva di vita sicura.

L’arrivo in Italia e l’operazione

La richiesta del padre non è rimasta inascoltata. La Fondazione Mediolanum è intervenuta, mentre durante una serata organizzata da un consulente finanziario di Banca Mediolanum è partita una raccolta fondi decisiva. La Fondazione ha raddoppiato ogni donazione e insieme all’Associazione Ana Moise si è raggiunta la cifra necessaria per coprire l’intervento. La Flying Angels Foundation ha organizzato il viaggio e acquistato i biglietti aerei, mentre l’associazione Amici Bambini Cardiopatici ha accolto la madre di Muse a Torino, garantendo vitto e alloggio vicino all’ospedale. Il 19 ottobre, il bambino è finalmente arrivato a Torino. Dopo alcuni accertamenti, è stato operato in un intervento durato sei ore. Poche ore dopo l’operazione, si è svegliato, ha iniziato a respirare autonomamente ed è apparso stabile. Nonostante il ritardo accumulato nei primi mesi di vita, ora potrà crescere e svilupparsi.

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