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Laura Chiatti e la diagnosi sull’Adhd, la dislessia e la disgrafia. I segnali da piccola e le critiche: «Fatico a seguire i discorsi, non siamo sbagliati»

16 Novembre 2025 - 11:18 Giulia Norvegno
Laura Chiatti
Laura Chiatti
«Parlo per chi si sente fuori ritmo» spiega l'attrice in un'intervista al Corriere della Sera. La rivelazione anticipata sui social e la spiegazione sul perché ha deciso di parlarne

L’attrice Laura Chiatti ha parlato per la prima volta fuori dai social della diagnosi di Adhd ricevuta due anni fa. Al Corriere della Sera ha raccontato dei problemi che deve affrontare nella vita di tutti i giorni e sul lavoro per via della dislessia e della disgrafia di cui soffre. Una rivelazione che segue il lungo e sentito post su Instagram dello scorso ottobre, dove aveva raccontato del momento in cui le era stata fatta la diagnosi: «Ho sempre saputo fin da piccola di avere qualcosa che funzionava in modo diverso. Non è solo questione di attenzione o concentrazione».

«La mente che corre, la fatica di seguire un discorso»

Chiatti ha voluto parlare ancora una volta con sincerità: «Convivo da due anni con l’ADHD, il disturbo di attenzione e iperattività, insieme a dislessia e disgrafia». Una scelta, quella di condividere la diagnosi, diventata quasi un “bisogno”, come ha spiegato nell’intervista: «La mente che corre, la fatica di seguire un discorso… Sapevo di avere qualcosa che funzionava in modo diverso. L’atto del recitare lascia spazio alla fragilità, alla fatica, alla verità più nuda. Ma dentro quella stanchezza c’è anche forza creativa, sensibilità».

«Non siamo sbagliati, siamo fatti di luce e intermittenze»

L’attrice ha spiegato di non cercare “comprensione” ma di voler essere un aiuto grazie alle sue parole: «Non cerco comprensione ma parlo per chi si trova fuori ritmo. È un dialogo tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che si riesce a fare». Lontano dai riflettori, Chiatti ha imparato a «riconoscere il mio valore» e spiega di non aver paura nel mostrarsi fragile. «Spesso sembra diventato un trend, un’etichetta leggera da indossare, ma nella realtà è un peso invisibile: le parole che si confondono, il focus che scivola via», ha spiegato a proposito del disturbo che oggi definisce “stancante” ma allo stesso tempo sede di forza e creatività che non si esauriscono mai.

Il post su Instagram: «Ho sentito il bisogno di condividere»

Il 1 settembre Chiatti aveva scritto su Instagram: «Scrivo questo post perché, dopo una mia stories sull’ADHD, in tanti mi avete chiesto di parlarne. Non è semplice per me. Chi mi conosce sa che non amo raccontare troppo della mia vita privata, ma questa volta ho sentito il bisogno, quasi il dovere, di condividere anche questi aspetti. Quelli meno «scenici», quelli in cui la performance che ci viene sempre richiesta lascia spazio alla fragilità, alla fatica, alla verità». L’attrice aveva aggiunto: «La conferma è arrivata solo 2 anni fa, e ancora oggi sto cercando di farci pace».

«In quelle intermittenze c’è la parte più vera di noi»

Nel post Instagram l’attrice aveva concluso con un messaggio per chi vive la stessa condizione: «Non condivido tutto questo per cercare comprensione, ma per chi come me, ogni giorno si sente “fuori ritmo”, e prova a trovare comunque la propria melodia. Non siamo sbagliati… Siamo solo fatti di luce e intermittenze, e in quelle intermittenze, a volte, c’è la parte più vera di noi».

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