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Il deputato di Forza Italia indagato per brogli elettorali in Puglia

18 Novembre 2025 - 10:49 Alba Romano
vito de palma deputato forza italia
vito de palma deputato forza italia
A Vito De Palma contestati i reati di falso ideologico, alterazione del voto, induzione in errore di pubblici ufficiali e violazioni della normativa

A Taranto ci sono sette indagati per una presunta storia di brogli elettorali alle politiche del 2022. Gli avvisi di conclusione delle indagini sono stati notificati dalla Procura. Tra i destinatari l’attuale deputato e coordinatore provinciale di Forza Italia Vito De Palma, già sindaco di Ginosa, il consigliere regionale pugliese di FI, Massimiliano Di Cuia (uscente e ricandidato alle elezioni di domenica e lunedi’ prossimi). Poi quattro componenti del seggio 54 di Taranto e un rappresentante di lista. Il pubblico ministero Mariano Buccoliero contesta ai quattro i reati di falso ideologico, alterazione del voto, induzione in errore di pubblici ufficiali e violazioni della normativa. Nella sezione 54, secondo l’accusa, i cinque componenti del seggio avrebbero agito con un «medesimo disegno criminoso» per modificare l’esito del voto.

Il controllo del voto

Una delle accuse è aver attribuito alla lista di Forza Italia i voti destinati a Fratelli d’Italia. In pratica, secondo l’indagine, 213 voti a Fratelli d’Italia sarebbero stati indicati come voti per Forza Italia, mentre 52 voti a FI sarebbero stati trasferiti a FdI. Questo ha fatto scattare l’elezione a deputato di FI di De Palma al posto di quella di Marcello La Notte, che ha contestato subito il presunto broglio. A seguito poi dell’elezione in Parlamento, De Palma si è dimesso da consigliere regionale. Al suo posto è subentrato come primo dei non eletti di FI Massimiliano Di Cuia.

De Palma

De Palma ha commentato: «Resto sbigottito dell’esistenza di tali notizie che mi riguardano. Ribadisco che sono stato io a presentare un esposto affinché fossero acquisiti gli atti della sezione che mi venivano negati. Ho chiesto trasparenza, non il contrario. Quando mi saranno formalmente comunicati gli elementi contestati, presenterò in piena serenità tutte le controdeduzioni del caso. È sorprendente che, a una settimana dalle elezioni, vengano riesumati fatti del 2022». Replica anche il consigliere regionale Di Cuia: «Prendo pubblicamente le distanze da qualsiasi ipotesi per le accuse che mi vengono mosse. Intendo precisare che nella sezione oggetto di indagine non sono mai stato presente. Ed ancora, la notifica dell’avviso di conclusioni delle indagini preliminari proprio alla vigilia delle elezioni regionali appare piuttosto singolare».