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Claudio Lotito firma 266 emendamenti alla manovra di Giorgetti. Meno tasse sulla birra e sulle ostriche, bonus scuola e alle famiglie numerose

21 Novembre 2025 - 17:46 Fosca Bincher
Claudio Lotito
Claudio Lotito
Dal presidente della Lazio e senatore azzurro una valanga di emendamenti alla legge di Bilancio. Detrazioni sull’acquisto pure di tartufi da piccoli cercatori, agevolazioni agli autotrasportatori e un aiutino pure al settore florovivaistico

Gli emendamenti di maggioranza alla legge di Bilancio 2026 sono in tutto 1.638, e di questi ben 266 portano la firma del senatore azzurro, presidente e proprietario della Ss Lazio, Claudio Lotito. Un buon numero è esclusivamente a sua firma, altri sono a firma congiunta con il forzista bresciano Adriano Paroli e qualcuno anche con i colleghi azzurri Maurizio Gasparri, Claudio Fazzone, Licia Ronzulli e Mario Occhiuto. Lotito con le sue proposte di modifica riscrive in quasi tutte le sezioni la manovra dell’anno prossimo ed evita pure il conflitto di interesse quasi sempre, perché solo un articolo aggiuntivo riguarda il calcio: quello in cui prova inserire il testo del suo disegno di legge sulla trasparenza delle società sportive con molti ostacoli e penalizzazioni a quelle possedute da fondi internazionali, come l’Inter e il Monza.

Lo sconto sulla birra e l’Iva di favore al 10% sulla vendita delle ostriche

La prima battaglia che prepara Lotito è quella sulla birra: vuole abbassare le tasse ai produttori della “bionda”. Senza esagerare però: propone di abbassare di due centesimi di euro (da 2,99 a 2,97) l’accisa su ogni ettolitro di produzione. Il costo è limitato: 4,7 milioni di euro l’anno di tasse risparmiate dai produttori. È la chiave di decine di emendamenti firmati dal presidente della Lazio, come quello che modifica le detrazioni sull’acquisto di tartufi da cercatori occasionali che non ricavano più di 7 mila euro l’anno con l’attività. Per restare a tavola l’idea del presidente della Lazio è quella di ricomprendere le ostriche nell’elenco della aliquota Iva agevolata al 10%, da cui erano escluse invece fino ad oggi insieme ad aragoste ed astici (che non vengono invece agevolate). Iva agevolata al 10% anche sulle prestazioni veterinarie offerte però a contribuenti che non superano un Isee di 16.215 euro. Stessa aliquota agevolata dell’Iva (10%) anche per la cessione di mobili e arredi ricondizionati, con un aggravio per i conti pubblici di 40 milioni di euro l’anno.

Le agevolazioni all’autotrasporto e il contributo di 0,1 euro a vaso per i vivai

Nel fiume di modifiche alla manovra proposte da Lotito una quindicina di emendamenti riguardano facilitazioni fiscali e ordinamentali al settore dell’autotrasporto, mentre altre verrebbero concesse al settore agricolo e alla pesca con un costo annuo di 45,3 milioni di euro. Nello stesso settore previsto un finanziamento aggiuntivo di 550 mila euro al fondo per le famiglie dei pescatori vittime del mare. Un piccolo contributo di 500 mila euro l’anno anche al settore florovivaistico, per scontare di 0,1 euro ogni vaso acquistato. Tre milioni di euro in più secondo Lotito dovrebbero essere versati dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alla società Sport & Salute per rafforzare il cicloturismo e la loro iniziativa “Bici in comune”.

Il bonus scuola, quello per elettrodomestici e l’Iva al 4% sulle auto con 6 posti o più

Anche Lotito lancia i suoi bonus: con un plafond di 50 milioni di euro l’anno riapre per il 2026 e il 2027 il bonus elettrodomestici che ha da poco vissuto il suo click day. L’emendamento forte, che il presidente della Lazio è riuscito a fare inserire fra quelli raccomandati, è però il buono scuola per la frequenza alle paritarie. Vale 1.500 euro l’anno per alunno, ma è rivolto a chi ha un Isee inferiore ai 30 mila euro. Il costo annuale per le finanze pubbliche sarebbe di 20 milioni di euro. Nella stessa ottica Lotito propone una carta famiglia destinata alle famiglie numerose con basso reddito: vale un milione di euro l’anno. Costa invece 27 milioni di euro l’anno la sua proposta di abbassare al 4% l’Iva per l’acquisto di automobili con più di sei posti (quindi sempre per famiglie numerosi) senza limiti di reddito, ma per auto che costano fino a 43 mila euro se con motore endotermico o fino a 50 mila euro se con motore elettrico.

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