Mattarella e le standing ovation a Padova. La prima uscita pubblica dopo le tensioni con Palazzo Chigi – Il video
Lunghi applausi e tutti in piedi. Questa l’accoglienza a Padova per la prima uscita pubblica del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo le tensioni, senza precedenti, tra Quirinale e Palazzo Chigi. Il Capo dello Stato ha ricevuto tre standing ovation: quando è entrato nella sala strapiena, quando è salito sul palco e quando ha chiuso il suo intervento al meeting annuale dei Medici con l’Africa per i 75 anni del CUAMM.
Il messaggio del capo dello Stato
In prima fila a seguirlo c’erano il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il governatore uscente Luca Zaia, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini e Romano Prodi. Mattarella nel suo discorso ha ribadito che «tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia, collaborazione» e che «la solidarietà genera fiducia». Settantacinque anni fa «in Italia non esisteva un quadro normativo degli enti di cooperazione internazionale. Il Cuamm si è fatto pioniere: nel 1954 sono partiti i medici, la sfida era alta e il progetto ambizioso e difficile. L’energia, la tenacia, l’intelligenza di una figura eccezionale come quella di don Luigi Mazzucato ha reso possibile e sviluppato sempre di più il sogno». Parlando poi dei passi in avanti fatti del continente africano negli ultimi decenni ha aggiunto che «ogni passo in avanti è stato intravisto e anticipato dalla generosità dei medici del Cuamm, degli operatori e dei sostenitori. Un ponte di enorme valore». «Il Cuamm è stato apripista – ha infine concluso – la solidarietà genera fiducia: è l’antidoto alla rassegnazione delle differenze. Fu Aldo Moro a firmare il decreto con cui il Cuamm veniva riconosciuta come prima ong italiana in ambito sanitario. Da giovane aveva scritto che il destino dell’uomo e’ di avere perpetuamente fame e sete di giustizia. Questo insegnano gli uomini e le donne del Cuamm».
