Tutte le email di Jeffrey Epstein in una finta casella di posta, i messaggi con i suoi “amici” su Jmail: cosa c’è e come funziona

Si chiama «Jmail» e riproduce in tutto e per tutto l’esperienza del più noto servizio di posta elettronica di Google. Al suo interno non ci sono email ordinarie, ma migliaia di messaggi tratti dagli «Epstein files», insieme a fascicoli, deposizioni e verbali legati al caso di Jeffrey Epstein, il finanziere accusato di abusi sessuali e traffico internazionale di minori e morto in carcere. La pubblicazione di questi documenti è stata approvata con un voto unanime, aprendo al pubblico materiale che potrebbe gettare nuova luce sul coinvolgimento di politici, uomini di finanza e accademici come il linguista Noam Chomsky.
Cosa si può fare con Jmail
L’insieme dei documenti Epstein consiste in ben 300 gigabyte di documenti sparsi, difficili da consultare e non catalogati. Per rendere l’accesso più semplice, gli sviluppatori Luke Igel e Riley Walz hanno trasformato le email inviate e ricevute da Epstein in un’interfaccia familiare, come quella di Gmail. Jmail offre così lista di messaggi in entrata e uscita, contatti più frequenti, barra di ricerca e la possibilità di segnare le email importanti con una stellina.
Le ricerche su «Donald»

Per andare sul sito è sufficiente cercare Jmail su Google e il primo risultato è il sito Jmail.world. Fra le comunicazioni più cliccate dagli utenti c’è quella in cui Mark Epstein scrive al fratello Jeffrey: «Chiedigli se Putin ha le foto di Trump che fa un favore sessuale a Bubba», con riferimento a presunte immagini da chiedere a Steve Bannon. Un esempio fra le migliaia di messaggi che riportano dettagli più o meno comprensibili, accenni a teorie del complotto come il «Pizzagate» e nomi di politici, giornalisti e altri personaggi pubblici. Jmail permette anche ricerche specifiche: «Donald», ad esempio, appare in 452 email. La piattaforma potrebbe quindi diventare uno strumento chiave per ricostruire reti di relazioni e visite legate a Epstein, rendendo accessibili a tutti documenti giudiziari prima difficilmente consultabili.
