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Flat tax per i dipendenti, premiati gli straordinari e i lavoratori del turismo: chi ne beneficia e quanto risparmia

24 Novembre 2025 - 08:38 Alba Romano
flat tax turismo
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Secondo le stime del Sole 24 Ore, i contribuenti sborseranno complessivamente circa 2 miliardi di euro in meno. Sono nove i prelievi sostituitivi per i lavoratori, tra conferme e aliquote nuove

La flat tax si rafforza per il lavoro dipendente. È una delle novità prevista nella Legge di Bilancio 2026, che dovrebbe istituire nove regimi sostitutivi per alleggerire il carico fiscale su specifiche categorie di dipendenti. A beneficiarne maggiormente sarà chi ottiene premi di produttività, chi lavora nel turismo e chi opera in turni notturni o nei giorni festivi. È Il Sole 24 Ore a fare una panoramica completa del quadro che dovrebbe andarsi a creare da gennaio in poi. Questa misura sottrarrà alle casse statali 2 miliardi di euro provenienti dal gettito Irpef. 

Rinnovi di contratto, mance e straordinari degli infermieri

Se l’inflazione ha colpito prima di tutto proprio le buste paga, è in questa direzione che il governo avrebbe iniziato a  operare. Lasciando per ora intonsa la divisione su tre aliquote dell’Irpef – 23%, 33% e 43% in base alla fascia di reddito – e mettendo invece mano agli “allegati” dello stipendio dipendente. A partire dal 2026, ad esempio, una tassa piatta del 5% sarà applicata su tutti gli aumenti retributivi per i dipendenti privati che derivino da rinnovi di contratti collettivi stipulati tra il 2025 e il 2026.

Una misura di cui potrà beneficiare solo chi ha un reddito inferiore ai 28mila euro annuì. Quindi circa 3,33 milioni di persone con un guadagno medio di 142 euro. Al 5% è stata confermata la tassazione degli straordinari degli infermieri e quella delle mance nel settore turistico. Quest’ultima, come spiega Il Sole, pensata per un settore. Con sempre maggiore carenza di personale e che porta con sé un grande problema di evasione fiscale. In questo senso, anche se finora non ha dato molti frutti, è stata confermata la tassazione al 15% delle lezioni private degli insegnanti e delle ripetizioni.

L’aliquota fissa sugli “extra”

Non sono però le uniche tasse piatte. Un’aliquota del 15% sarà valida per il compenso dei dirigenti medici e del personale sanitario sulle loro prestazioni aggiuntive. Così come per la retribuzione dei dipendenti pubblici su un imponibile massimo di 800 euro. Sempre al 15% saranno tassati gli straordinari e gli “extra” ricevuti dai dipendenti per il lavoro notturno, festivo e nei giorni di riposo. Con un guadagno netto medio di 270 euro per oltre 2,3 milioni di persone.

La Legge di Bilancio, poi, rafforzerebbe ulteriormente la flat tax sui premi di produttività, che verrà abbattuta dal 5% all’1% e con una base massima di calcolo fino a 5mila euro di utile (e non più 3mila). Creando un vantaggio calcolato intorno ai 210 euro. Ce n’è anche per le partite Iva. In Manovra sarà confermato l’innalzamento da 30mila a 35mila euro annui del limite di reddito entro cui un lavoratore indipendente può optare per il regime forfettario sui profitti “extra-stipendio”, con una aliquota del 5% se nuova attività e del 15% in ogni altro caso. 

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