Zero sostanze chimiche e «passaporto digitale»: ecco le nuove norme sui giocattoli in Europa

È arrivato oggi, 25 novembre, il via libera definitivo del Parlamento europeo alle nuove norme sui giocattoli, a partire dai requisiti di sicurezza che questi devono soddisfare per poter essere messi in commercio nel mercato Ue. L’aggiornamento della direttiva in vigore, risalente al 2009, è una risposta in particolare all’aumento degli acquisti online e all’uso delle tecnologie digitali per i giocattoli, e tiene in considerazione anche la preoccupante statistica per cui essi sono stati il secondo prodotto più segnalato nel sistema di allerta rapida dell’UE per pericolosità (15%), dietro solo ai cosmetici (36%). Con il voto favorevole in seconda lettura del Parlamento di Strasburgo, le norme ora diventano legge. Entreranno in vigore tecnicamente il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Gli Stati membri e gli operatori del settore avranno poi un periodo di transizione di quattro anni e mezzo per adeguarsi alle nuove misure.
Il divieto per le sostanze pericolose e la valutazione dei rischi
Dal momento che la maggior parte delle segnalazioni sarebbe legata alla presenza di ingredienti chimici nei giocattoli, una priorità della nuova normativa è stata quella di imporre divieti più severi in questo senso. Oltre alle sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, già vietate, le nuove norme proibiscono ogni ingrediente che possa essere nocivo al sistema respiratorio, all’equilibrio ormonale, alla pelle o ad altri organi. In particolare, è vietato l’uso dei Pfas, composti chimici che rimangono molto a lungo nell’ambiente (i cosiddetti “forever chemicals”). Per vagliare ogni possibile rischio, prima che i giocattoli vengano immessi sul mercato il produttore dovrà fornire una valutazione della sicurezza per tutti i potenziali pericoli, inclusi infiammabilità, igiene e radioattività. Colpisce che per i giocattoli digitali sarà necessario dimostrare che non comportino rischi per la salute mentale dei più piccoli.
Il controllo del commercio dei giocattoli online
Un altro obiettivo del nuovo sforzo legislativo è stato di fronteggiare l’esplosione del commercio online, che rende più difficile controllare – ed eventualmente filtrare – cosa entra nei Paesi dell’Unione. La soluzione a questo problema è stata trovata nell’introduzione di un passaporto digitale del prodotto (DPP) chiaramente visibile, che attesti la conformità alle norme di sicurezza. Il passaporto, oltre a semplificare i controlli alle frontiere e nel mercato, faciliterà la tracciabilità dei prodotti. In particolare, le piattaforme di vendita online dovranno essere configurate per consentire ai venditori di esporre il marchio CE, le avvertenze di sicurezza (che potrebbero essere rese accessibili tramite un QR code) e, appunto, i passaporti digitali dei prodotti. I giocattoli non conformi alle norme di sicurezza saranno considerati “contenuti illegali” ai sensi della legge sui servizi digitali (DSA).
La spiegazione delle nuove norme sui giocattoli
La relatrice del testo di legge, l’eurodeputata tedesca Marion Walsmann (Ppe), ha spiegato così la ratio della normativa: «Con il nuovo regolamento sulla sicurezza dei giocattoli, l’Europa manda un segnale chiaro: la sicurezza non può essere lasciata al caso. Grazie a linee guida chiare, requisiti di sicurezza moderni e periodi transitori equi, le aziende possono pianificare e crescere in modo responsabile – e i bambini possono giocare spensierati. Questo regolamento è una vittoria per i consumatori, i produttori e per il futuro dei nostri bambini».
