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Hong Kong, in fiamme complesso di duemila appartamenti a Tai Po. Almeno 13 i morti. «Non sono scattati gli allarmi antincendio» – Il video

26 Novembre 2025 - 13:58 Stefania Carboni
Il rogo sarebbe divampato da un bar karaoke propagandosi attraverso le impalcature di bambù

Sale a 13 morti il bilancio delle vittime dell’incendio di Hong Kong che sta interessando un complesso edilizio molto grandi e con diversi appartamenti nel quartiere di Tai Po. Secondo i media locali ci sarebbero ancora diverse persone bloccate all’interno, mentre sui social circolano le immagini delle fiamme che divorano man mano i piani.

«Non sono scattati gli allarmi antincendio»

Secondo quanto affermano i residenti al South China Morning Post gli allarmi antincendio non sono scattati, nonostante le strutture interessate ne fossero dotate. Chan Kwong-tak, un pensionato di 83 anni che vive nella comunità, ha raccontato: «Se qualcuno stava dormendo in quel momento, era spacciato». I residenti sono dovuto scappare da soli e sotto loro iniziativa. L’ex consigliere distrettuale Herman Yiu Kwan-ho riferisce al South China Morning Post che secondo i residenti gli allarmi non sono scattati, anche dopo aver sentito odore di bruciato, e che gli stessi sono stati allertati solo quando una guardia di sicurezza ha bussato alle loro porte, lasciando loro poco tempo per l’evacuazione.

Diramata l’allerta a livello 5: dentro duemila appartamenti

Intanto i servizi di emergenza hanno innalzato l’allerta sul rogo a livello 5, che risulta essere la più alta da 17 anni a questa parte. L’ultima volta è stata diramata nel 2008 per l’incendio a Cornwall Court. I vigili del fuoco, tra cui si contano tra l’altro due decessi, hanno domato le fiamme al calare del tramonto, con un denso fumo nero che si alzava dalle torri di 31 piani. Dentro vi sono duemila appartamenti. Le fiamme sarebbero partite da un bar karaoke e si sarebbero propagate attraverso le impalcature di bambù che circondavano il complesso, in fase di ristrutturazione. Lo scorso marzo, l’amministrazione ha annunciato un’iniziativa diretta ad eliminare gradualmente l’uso di questo tipo di impalcature nella municipalità, citando motivi di sicurezza e raccomandando l’utilizzo di telai metallici almeno nel 50 per cento dei cantieri dedicati ai lavori di edilizia pubblica. 

(video da X)

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