Ultime notizie BambiniFemminicidiLegge di bilancioOrnella VanoniUcraina
ECONOMIA & LAVOROBancheFinanzaLombardiaMilanoMPS

«Patto segreto» per la scalata a Mediobanca, indagati i manager Caltagirone, Milleri e Lovaglio: di cosa sono accusati

27 Novembre 2025 - 14:58 Alba Romano
mps scalata mediobanca
mps scalata mediobanca
Svolta nelle indagini della procura di Milano sula maxi-operazione per portare Monte dei Paschi a controllare Mediobanca

Una scalata preparata in segreto e a tavolino, con il chiaro obiettivo di tenere il patto nascosto alle autorità di vigilanza. Per la maxi-operazione da 13,5 miliardi, che ha garantito a Monte dei Paschi il controllo di Mediobanca, sono indagati Francesco Gaetano Caltagirone, Francesco Milleri e Luigi Lovaglio. Secondo la procura di Milano e la Guardia di finanza, i tre avrebbero stretto un accordo dietro le quinte con cui prima sono riusciti a mettere le mani sulle azioni di Mps cedute dal ministero del Tesoro a fine 2024 e poi hanno dato il via alla scalata di Mediobanca senza lanciare un’Offerta pubblica di acquisto. Le accuse sono di aggiotaggio, quindi manipolazione volontaria del mercato per trarne guadagno illecito, e di ostacolo alle Autorità di vigilanza.

Chi sono Caltagirone, Milleri e Lovaglio

È un intreccio di numeri e di cifre da capogiro l’Offerta pubblica di acquisto e scambio (Opas) che ha raccolto quasi il 90% delle adesioni da Mediobanca e su cui la procura di Milano sta tentando di fare luce. L’imprenditore Caltagirone è il settimo uomo più ricco d’Italia e costruisce la sua fortuna su un impero vastissimo: dall’editoria (Il Messaggero, Il Mattino e Il Gazzettino), alla finanza (6,8% i Generali, e il 10,3% in Mps) fino alle costruzioni (2 miliardi è il valore di Cementir, 6 miliardi di Fabrica, altri 2 miliardi arrivano da Fgf). Insieme a lui si sarebbe mosso Francesco Milleri, presidente di Luxottica e della holding Delfin da 25 miliardi di fatturato annui, che controlla il 17,5% in Mps e il 10% in Generali. Ultimo del triumvirato Lovaglio, banchiere ex Unicredit che ha guidato il rilancio di Montepaschi grazie all’aiuto dei 20 miliardi in ricapitalizzazioni

L’accordo segreto e i movimenti paralleli 

La procura di Milano è partita da questi tre nomi per ricostruire l’ipotesi di un accordo segreto e mai comunicato alle autorità con cui i manager avrebbero facilitato la scalata di Mps su Mediobanca. Stando alla ricostruzione degli inquirenti Caltagirone, Lovaglio e Milleri avrebbero deciso di operare congiuntamente sugli stessi prodotti, nei confini di un’intesa «segreta» tra loro. Un’intesa che i tre avrebbero nascosto ai controllori Consob, che vigila sulla Borsa, alla Bce, che vigila sul sistema bancario, e a Ivass, l’autorità delle assicurazioni. L’alleanza avrebbe iniziato a muovere i primi passi a fine 2024, con l’acquisto coordinato di una quota di azioni Mps cedute dal ministero del Tesoro quando il dicastero era primo azionista dell’istituto creditizio senese. L’azione parallela è continuata sugli acquisti delle azioni di Mediobanca tramite Opas, violando – questa l’ipotesi – l’obbligo di lanciare un’Opa non appena hanno raggiunto una quota congiunta del 25% delle azioni di Mediobanca. 

leggi anche