È ancora ferma la ristrutturazione della casa nel bosco di Palmoli: «Nessuna pratica depositata». Il possibile ostacolo al ricorso dei Trevallion-Birmingham

Tra i coniugi Trevallion-Birmingham e i loro tre figli, affidati da due settimane a una casa famiglia in Abruzzo, c’è di mezzo la loro dimora nei boschi di Palmoli. Quella che è stato definito un «tugurio fatiscente» in pessime condizioni igienico-sanitarie nell’ordinanza con cui il tribunale per i minorenni dell’Aquila ha tolto la potestà genitoriale alla coppia anglo-australiana. Nonostante Nathan Trevallion abbia accettato l’offerta gratuita di un’abitazione da un ristoratore del luogo, è probabile che per i giudici sia necessario vedere passi concreti prima di restituire i minori tra le braccia dei genitori. In particolare quei lavori di ristrutturazione della casa in pietra che avrebbero già un progetto ma non sono ancora partiti.
L’udienza di giovedì e i due ostacoli
Un’udienza potenzialmente decisiva per il futuro di Utopia Rose e dei gemelli Galoran e Blubell è quella di domani, giovedì 4 dicembre, quando davanti ai togati dell’Aquila compariranno i genitori. Ufficialmente un confronto quasi informale, in realtà è possibile che i giudici deliberino direttamente su un eventuale annullamento o revisione del provvedimento di revoca della potestà genitoriale. Inutile dire, però, che affinché i giudici facciano un passo indietro c’è bisogno i dimostrare che la famiglia nel bosco abbia compiuto qualche passo in avanti. E, oltre al nodo della socializzazione dei bambini, sono proprio le condizioni della casa a giocare un ruolo cruciale.
I progetti di ristrutturazione
Il progetto di ristrutturazione è già pronto, firmato dal geometra Mirko Di Muzio. Secondo quanto ha disegnato, la casa di pietra verrà allargata tramite moduli di legno, in modo da recuperare una camera per i tre piccoli e portare all’interno della struttura un locale per il bagno a secco. Oltre a questo, secondo il racconto del geometra, la famiglia avrebbe fatto esplicita richiesta in merito ad alcune ristrutturazioni strettamente di bioedilizia: «Ci hanno chiesto una tettoia di legno accanto al casolare, di riparare gli infissi, di aggiungere una serpentina intorno ai tubi della stufa a legna per garantire l’arrivo di acqua calda e un serbatoio per il recupero di acqua piovana». Il tutto, ovviamente, senza usare plastica. E un lavoro che il geometra e un gruppo di muratori volontari del Veneto si sono offerti di fare a titolo gratuito.
La Scia mancante e le speranze dei Trevallion-Birmingham
Eppure, tutti questi lavori non sono ancora cominciati. «Non è ancora stata consegnata alcuna pratica sulla ristrutturazione», ha fatto sapere il sindaco Giuseppe Masciulli, secondo cui non sarebbe mai stata presentata la Segnalazione certificata di inizio attività (Scia). La famiglia, tramite i legali, ha subito spiegato che per un intervento del genere, nel rispetto totale della natura, sono necessari tempi più lunghi. Intanto venerdì 5 dicembre ci sarà un incontro con i tecnici del comune, e la famiglia spera che il nuovo alloggio – benché temporaneo – possa essere una garanzia sufficiente per la «crescita in sicurezza» dei loro figli.
