Ex Ilva, il governo vuol tenere aperti Genova e Taranto. Michele Emiliano: «Ritirato il piano di chiusura e di cassa integrazione»

«Il piano della chiusura e della cassa integrazione è stato completamente ritirato». L’annuncio arriva da Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, al termine dell’incontro con il ministro Adolfo Urso convocato a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy. «Ci è stata data assicurazione che lo stabilimento ex Ilva di Taranto continuerà a rifornire di coils l’impianto di Genova. Allo stato degli atti, questo tranquillizza sia il sindacato che i lavoratori, e anche un po’ tutti noi come Regione Puglia ed enti locali», aggiunge il governatore pugliese.
Bucci: «Buone notizie da Roma»
Il piano presentato dal governo per l’ex Ilva, che prevede un ricorso massiccio alla cassa integrazione e i timori di una chiusura degli impianti, ha scatenato forti proteste da parte dei lavoratori del settore, radunati principalmente dalla Fiom Cgil e dai sindacati di base, specialmente a Genova. Ed è stato proprio il governatore della Liguria, la regione più interessata dalle manifestazioni, a preannunciare nel pomeriggio le prime aperture del governo. «Torniamo da Roma con una prima buona notizia per il futuro dell’ex Ilva di Genova: il ministro Urso ha ribadito con chiarezza la volontà di garantire la continuità produttiva e di rispondere alle richieste dei lavoratori, rimettendo in funzione anche la linea dello zincato», ha spiegato il governatore Marco Bucci al termine dell’incontro al Mimit sulla vertenza. «Abbiamo ricevuto la conferma che non esiste alcun piano di chiusura: la riduzione dei flussi è solo temporanea», ha aggiunto Bucci.
Sindacati soddisfatti ma avvertono: «I problemi non sono finiti»
Verso l’ora di pranzo, il ministero delle Imprese ha pubblicato una nota in cui ha annunciato la ripresa della linea dello zincato. Una notizia che ha convinto i sindacati a smobilitare il presidio di Genova Cornigliano, attivato cinque giorni fa per richiamare l’attenzione del governo sullo stabilimento ex Ilva di Genova. «La latta continuerà con gli ordini già in cassetto, ci sarà un rallentamento sul cromato. Sullo zincato – ha spiegato Armando Palombo (Fiom Cgil) – abbiamo i numeri per arrivare a febbraio con tre settimane di fermata per manutenzione. Questi sono numeri che a noi vanno bene. Qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza. Riprendiamo l’attività da domani a pieno regime con 585 persone a lavorare, 280 in cassa integrazione e 70 in formazione, ma con la zincatura in funzione. Qui sbaracchiamo tutto e puliamo tutto».
Foto copertina: ANSA/Luca Zennaro | La stazione di Genova Brignole occupata durante la manifestazione dei metalmeccanici genovesi durante lo sciopero generale
