Più libri più liberi, la protesta degli editori: coprono i libri con i teli e cantano “Bella ciao” davanti allo stand di Passaggio al bosco – Il video
L’appuntamento era per le 15 in punto. Circa la metà degli espositori di Più libri più liberi, la feria della piccola e media editoria di Roma, ha aderito allo sciopero di 30 minuti alzando dei teli sui propri stand in segno di protesta contro la partecipazione della casa editrice “Passaggio al bosco”, accusata di pubblicare testi che esaltano il nazifascismo. Durante l’iniziativa, i partecipanti hanno inoltre intonato Bella Ciao e scandito cori come «Ora e sempre resistenza» e «Via i fascisti dalla fiera». «La nostra azione è perché non vogliamo condividere uno spazio con chi non condivide valori democratici. Il nostro è un messaggio ad AIE (Associazione italiana editori, ndr), altrimenti è meglio chiuderla», ha dichiarato Matteo Tombolini, di “Momo Edizioni”. “Editori Laterza” ha invece esposto un cartello con una citazione di Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate. Anche le nostre».
La replica dell’editore di “Passaggio al Bosco”
Marco Scatarzi, editore di “Passaggio al Bosco” ha fatto sapere che risponderà alla contestazione al termine della fiera: «Faremo un comunicato. Non siamo un movimento politico – ha proseguito -, siamo qui per svolgere il nostro lavoro». Alla domanda se avessero avuto un incremento di vendite, Scatarzi ha ribattuto: «Beh, mi sembra evidente». E a chi ha detto che è stato fatto loro un regalo, ha invece risposto: «Non sta a me dirlo, constatatelo», mostrando il bancone con i libri sensibilmente diminuiti rispetto al primo giorno di fiera.
Com’è cominciata la protesta
Tra i primi ad annunciare che non avrebbero partecipato alla fiera in segno di protesta sono stati, tra gli altri, il fumettista Zerocalcare e il giornalista Corrado Augias, in seguito a un appello diffuso alla vigilia dell’evento da un centinaio di intellettuali e artisti – tra cui Alessandro Barbero, Anna Foa e Antonio Scurati – indirizzato all’Associazione italiana editori (Aie) per contestare la decisione di concedere uno stand alla casa editrice “Passaggio al Bosco”. La polemica ha portato anche alla defezione di Massimo Giannini, ex direttore de La Stampa, che in una lettera a Repubblica ha annunciato il suo ritiro dall’evento, dichiarando di voler sostenere le posizioni di Zerocalcare e Augias e di rifiutare di condividere lo spazio con chi «promuove posizioni neo-nazifasciste e antisemite».
Foto copertina: ANSA / FEDERICO PERRUOLO | La protesta di 30 minuti degli stand presso l’evento “Più Libri Più Liberi”, contro la partecipazione della casa editrice “Passaggio al Bosco”, 6 dicembre 2025
