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FdI contro Francesca Albanese: «Via dall’Onu»

08 Dicembre 2025 - 10:51 Alba Romano
L'attacco dei deputati dopo l'articolo del tempo sulla sua partecipazione a una conferenza stampa con soggetti vicini ad Hamas

«Francesca Albanese non dovrebbe restare un minuto di più a ricoprire il ruolo di rapporteur dell’ONU». Lo dichiarano i deputati di Fratelli d’Italia Francesco Filini e Sara Kelany: «Dopo le intemerate su Hamas come movimento di resistenza e addirittura le sconcertanti e vergognose dichiarazioni sull’assalto alla redazione de La Stampa, definita un “monito” per i giornalisti, oggi apprendiamo che nel 2022 partecipava ad una conferenza dal titolo “16 anni di assedio a Gaza” assieme a soggetti vicini a Hamas. In sala presente addirittura un esponente del jihad islamico».

L’interrogazione di FdI

Secondo FdI «l’assoluta mancanza di equilibrio della Albanese, nonché le inaccettabili posizioni assunte in più occasioni sulla natura di un movimento terroristico, responsabile del pogrom del 7 ottobre, fanno di lei un soggetto assolutamente inadeguato a ricoprire un ruolo istituzionale così rilevante in seno ad un’organizzazione internazionale che prevede il rispetto di un preciso codice di condotta, che tuttavia appare dalla rapporteur sistematicamente violato. Presenteremo un’interrogazione al ministro degli esteri per valutare se la Albanese alla luce delle sue inqualificabili prese di posizione possa essere considerata compatibile con il suo ruolo in seno all’ONU», concludono.

La conferenza

Secondo quanto scrive oggi Il Tempo nel 2022 Albanese ha partecipato alla conferenza ’16 Years of Siege on Gaza: Impact and Prospects’. Tra i relatori c’erano anche due dei volti più noti di Hamas, Bassem Naim e Ghazi Hamad. Bel tavolo d’onore c’era uno dei volti più strategici del terrorismo palestinese, colui che è stato visto letteralmente a braccetto con Islam Haniyeh e Yaya Sinwar, nonché in eventi dal titolo ‘Resistenza Islamica – Hamas. Governatorato di Khan Yunis’ e con indosso la sciarpa su cui compariva la scritta ‘Comitato Amministrativo Locale’. Ma anche vicino a Abu Hilal, leader del Palestinian Freedom Movement – Al-Ahrar, figura centrale del gruppo e considerata il principale punto di collegamento di Al-Ahrar con le altre organizzazioni palestinesi attive a Gaza.

La frazione palestinese

Si tratta, secondo quanto riporta il quotidiano, di una fazione palestinese nata nel 2007 da una scissione di Fatah che si è progressivamente allineato alle posizioni del fronte islamista, diventando un attore politico e militare pienamente inserito nel blocco guidato da Hamas all’interno della Striscia. Il movimento negli anni ha rivendicato diversi attacchi contro Israele e, pur non avendo la notorietà internazionale delle grandi fazioni, mantiene un ruolo significativo nel mosaico delle milizie gazawi, soprattutto come forza fedele all’asse Hamas e vicina all’Iran. Lì c’era il gotha. Perché insieme a quest’uomo, proprio accanto a lui, sedeva Momen Aziz, il portavoce dei Mujahidden, definito così dall’agenzia di stampa Qods (Qodsna), la prima agenzia di stampa specializzata della Repubblica Islamica e la seconda non governativa in Iran.