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«In caso di bomba atomica…», l’allarme in Gran Bretagna e le linee guida inviate a tutti i cittadini: cosa fare durante una crisi nucleare 

20 Dicembre 2025 - 14:31 Alba Romano
gran bretagna bomba atomica
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A condividere le linee guida è stata la Commissione per la protezione radiologia: dal set di primo intervento al kit di emergenza, cosa devono preparare i cittadini

«In caso di esplosione atomica, correre nei locali interrati e nelle cantine». È una delle linee guida che la Commissione internazionale per la protezione radiologica ha indicato a tutte le famiglie della Gran Bretagna, per prepararle al meglio a una eventuale crisi nucleare. Si tratta di un vero e proprio elenco con consigli pratici su come comportarsi nel caso in cui, nei prossimi anni, il Vecchio Continente dovesse ripiombare in un conflitto con l’utilizzo di armi di distruzione di massa.

Dove ripararsi in caso di bomba atomica

La Commissione internazionale ha in primo luogo segnalato il modus operandi migliore una volta che scatta l’allarme atomico. Ovunque le persone siano, è necessario trovare riparo in anticipo negli spazi più protetti all’interno delle abitazioni, degli uffici, delle scuole e della città, come le stazioni della metropolitana. Sono assolutamente da preferire gli ambienti sotterranei,  come i garage e le cantine che permettono di attutire meglio la deflagrazione e accusare meno il colpo.

Cosa portare con sé: medicine, acqua, utensili

Nella comunicazione viene anche indicato un kit di emergenza da preparare e avere pronto per ogni evenienza. Gli strumenti da accumulare sono una torcia elettrica con batterie di ricambio, una radio AM portatile, dispositivi di ricarica, mascherine antipolvere, un fischietto, dei teli di plastica, forbici e nastro adesivo. Ma anche salviette, sacchi residenti, fascette, utensili come pinze e chiavi inglesi, un apriscatole e la mappa del territorio. Oltre a tutto questo, i cittadini dovranno approntare un set di primo intervento sanitario per medicare ferite, ustioni. Fondamentale è anche portare con sé sufficienti riserve di acqua potabile, calcolando che per persona è sufficiente avere 2 litri al giorno, e dell’acqua in più per le esigenze igieniche. 

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