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Feto muore poco prima del parto, sei indagati per omicidio colposo: «L’ambulanza è arrivata dopo 45 minuti»

20 Dicembre 2025 - 18:10 Alba Romano
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Tre ginecologhe e il personale del 118 sono sotto indagine dopo il decesso, avvenuto il 25 novembre, del secondo figlio di una coppia di San Donato (Lecce), che ha presentato una denuncia

Sarebbe dovuto nascere a fine novembre, ma è morto prima di venire al mondo. È accaduto a Lecce, dove una coppia ha perso il secondo figlio poco prima del parto. Sullo sfondo di questa tragedia, scrive la Repubblica, si addensano presunti ritardi dei soccorritori del 118 e valutazioni errate durante la gravidanza. La procura di Lecce ha così deciso di aprire un’inchiesta sulla morte del feto dopo la denuncia dei genitori. La coppia, residente a San Donato (un comune vicino a Lecce), chiede infatti di accertare se il decesso poteva essere in qualche modo evitato.

Il ritardo nei soccorsi

Secondo quanto riferito dai genitori, la tragedia si è consumata a causa di un ritardo nei soccorsi. La donna, che aveva chiamato il 118, ha atteso ben 45 minuti prima che il personale arrivasse presso la sua abitazione. Durante questo lasso di tempo, la paziente aveva già perso una quantità significativa di sangue. Successivamente, è stata trasportata all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Ma all’arrivo in ospedale, i medici hanno constatato che il battito del feto era assente.

Indagati tre ginecologi e il personale del 118

Il caso è ora al centro di un’indagine da parte della procura di Lecce, che – come atto dovuto – ha iscritto nel registro degli indagati sei persone, tra cui tre ginecologi e il personale del 118, con l’accusa di «responsabilità colposa per morte in ambito sanitario e omicidio colposo». La denuncia della coppia ipotizza che ci sia stato un errore nei tempi e nei protocolli seguiti, con particolare attenzione al ritardo nei soccorsi.

Un ulteriore aspetto della denuncia riguarda la possibile imprecisione nella datazione dell’inizio della gravidanza. Secondo i genitori, un errore nella determinazione della data di inizio della gestazione potrebbe aver influenzato il calcolo del termine della gravidanza, e di conseguenza, la tempistica del ricovero per il parto. Questo ha portato alla possibilità che la donna non fosse stata monitorata correttamente durante la fase finale della gravidanza.

L’autopsia sul feto

Il 20 dicembre è stata eseguita un’autopsia sul feto per cercare di chiarire le cause precise del decesso e raccogliere eventuali elementi utili alle indagini. Gli inquirenti sono al lavoro per verificare la corretta applicazione dei protocolli sanitari e per determinare se vi siano eventuali responsabilità da parte del personale medico.

Foto copertina: LUCKYNICK/DREAMSTIME | Immagine generica di un’ambulanza

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