Liste stupri al liceo di Roma, 5 in condotta e stop alle gite scolastiche. La preside: «Si è spezzato il filo di fiducia con gli studenti»

Addio gite scolastiche per tutto l’anno e cinque in condotta a cinque studenti. È quanto deciso dal liceo Giulio Cesare di Roma a seguito delle occupazioni degli ultimi giorni e dei gravi casi delle «liste stupri» comparse nell’istituto. «Si è spezzato il filo di fiducia con gli studenti», spiega la dirigente scolastica Paola Senesi, che non nasconde lo sconcerto provato ancora una volta questa mattina quando si è trovata di fronte ai cancelli chiusi con le catene. «Per poter riaprire l’istituto e garantire la sicurezza di tutti, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine, che hanno provveduto a tagliare con tronchesi le catene».
Rischio bocciatura
Oltre alla lista violenta e sessista, la preside condivide tutta l’amarezza per i vari danni registrati a causa dell’occupazione «agli ambienti e alle strutture scolastiche, e l’istituto è stato lasciato in condizioni igieniche particolarmente gravi, tali da richiedere interventi straordinari di pulizia e ripristino». Il consiglio dei docenti, dopo aver ascoltato la versione dei fatti fornita dagli studenti, ha deliberato il cinque in condotta per coloro che sono stati identificati all’occupazione. Il provvedimento, se confermato anche per il secondo quadrimestre, comporterebbe quindi la bocciatura automatica.
Le «liste stupri»
Il caso della seconda «lista stupri» è emerso lo scorso 17 dicembre, durante l’occupazione dell’istituto, e coinvolgeva due docenti. Si è trattato del secondo episodio in pochi giorni. Il 28 novembre, infatti, era stata scoperta una prima lista di otto ragazze e un ragazzo, scritta sul muro del bagno dei maschi. Sul caso indaga anche la polizia per il reato di istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Secondo gli accertamenti, la prima lista sarebbe stata redatta da un ragazzo di 14 anni, probabilmente incoraggiato da studenti più grandi.
