L’influenza K si prepara per il Natale: effetto moltiplicatore tra qualche giorno, con picco dei contagi

L’influenza K è destinata a crescere nei prossimi giorni. Lo riporta il Corriere della Sera, spiegando come ci sia una sorta di effetto moltiplicatore per Natale. «Forse un po’ più contagiosa e duratura rispetto alle forme che ci hanno raggiunti nell’ultimo inverno, un rischio maggiore per i più fragili», ha detto al quotidiano Fabrizio Maggi, direttore del laboratorio di virologia e biosicurezza dell’istituto Spallanzani.
Il bollettino aggiornato dal RespiVirNet, si focalizza su «l’aumento dell’incidenza totale delle infezioni respiratorie acute nella settimana dall’8 al 14 dicembre». La soglia raggiunta è di 14,7 casi ogni 1.000 assistiti. Ovvero quasi 5 milioni di italiani colpiti.
L’effetto delle feste
Il ceppo K, variante di questa influenza stagionale, ha raggiunto il picco nel Regno Unito è nettamente prevalente. Imperversa in altri Paesi. Raggiunto il picco in Gran Bretagna e Germania, in 27 su 38 Stati europei si sta registrando un’incidenza alta o molto alta. Natale poi, tra appuntamenti in famiglia, moltiplicherà i casi. La situazione sarebbe stata migliore se gli ultra 65enni si fossero vaccinati, come viene raccomandato dal ministero della Salute anche tramite le campagne di sensibilizzazione. Invece «la metà dei destinatari non ha risposto all’invito a recarsi dal medico di famiglia o in farmacia. I sintomi della forma K potrebbero essere più intensi ma è presto per dimostrarlo. Chi si immunizza col vaccino in ogni caso è protetto e, se contagiato, sviluppa una malattia molto meno impegnativa», spiega Gina Gualano, responsabile del reparto malattie infettive dell’apparato respiratorio dello Spallanzani. Come combatterla? Con tanto riposo e farmaci antinfiammatori e antifebbrili.
