«Putin vuole tutta l’Ucraina e potrebbe diventare una minaccia per i paesi baltici». L’analisi degli 007 Usa e del Regno Unito

Mentre si tratta sul possibile trilaterale «Ucraina, America e Russia» a Miami le agenzie d’intelligence americane avvisano su Vladimir Putin: non vuole mollare nulla sull’Ucraina. Anzi, rischia di esser una seria minaccia anche per i paesi Baltici. Ne parla oggi il Messaggero che cita report da sei fonti diverse che girano negli ambienti dei servizi e che sono stati analizzati da Reuters. L’obiettivo finale è chiaro: rovesciare il governo ucraino e rimpiazzare il presidente Zelensky con un fantoccio filorusso. «L’intelligence ha sempre detto che Putin vuole di più», ha dichiarato alla Reuters Mike Quigley, membro dem della Commissione Intelligence del Congresso.
I russi avanzano sì ma troppo lentamente
La pace è quindi vista come pausa operativa. E lo conferma anche l’ultima analisi dell’Institute for the Study of War, che incrocia le dichiarazioni politiche del Cremlino con l’andamento reale del conflitto. A fine anno Putin ha parlato di una vittoria matematica imminente, con un esercito ucraino prossimo al collasso. Eppure secondo l’ISW i russi avanzano sì, ma lentamente e con perdite elevate. Agli attuali ritmi di avanzata, serviranno due o più anni ai russi per conquistare ciò che resta dell’oblast di Donetsk. La retorica di Putin quindi diventa una strategia per convincere l’Occidente che la vittoria russa sia solo questione di tempo. La numero dell’MI6 (il servizio segreto di intelligence per l’estero del Regno Unito), Blaise Metreweli ha detto che Putin sta «trascinando i negoziati» e resta determinato a «soggiogare l’Ucraina». Per questo, chiude Marco Ventura nella sua analisi a Il Messaggero, ogni tregua, se non accompagnata da solide garanzie di sicurezza, potrebbe sembrare una svolta quando in realtà è solo una pausa nel lungo progetto del Cremlino.
