Liste stupri al liceo Giulio Cesare, gli studenti contestano la punizione della preside: «Esagerata e ingiusta, colpisce anche chi non c’entra»

Fa discutere la decisione del collegio dei docenti e della dirigente scolastica del liceo classico Giulio Cesare di Roma di assegnare il 5 in condotta agli studenti che hanno partecipato all’occupazione di tre giorni dell’istituto di Corso Trieste e di cancellare tutti i viaggi di istruzione. Una scelta, presa dopo la scoperta di due «liste stupri», una delle quali durante l’occupazione, che ha diviso la comunità scolastica tra critiche e sostegno. Da un lato, alcuni studenti e genitori giudicano i provvedimenti eccessivi. Mentre i rappresentanti delle famiglie esprimono perplessità sia sul piano giuridico-amministrativo sia su quello educativo, sottolineando come le procedure per l’attribuzione del 5 in condotta difficilmente possano concludersi prima degli scrutini di gennaio.
Il 5 in condotta
Più semplice da applicare, secondo loro, la cancellazione delle gite scolastiche, motivata non tanto da un «intento punitivo» quanto dalla «dichiarata indisponibilità dei docenti ad accompagnare gli studenti dopo la rottura del rapporto di fiducia». Gli studenti, però, parlano di una misura «esagerata e ingiusta», soprattutto per chi non ha preso parte all’occupazione e non c’entra nulla con le liste sessiste, ma subisce comunque le conseguenze.
Cosa ne pensa l’associazione nazionale presidi?
Di parere opposto il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), Mario Rusconi, che difende la decisione definendola corretta e ben ponderata. «Le sanzioni sono previste dallo Statuto – spiega – così come il rischio di incorrere in una denuncia penale». Il 5 in condotta nel primo quadrimestre, aggiunge, rappresenta soprattutto un’ammonizione disciplinare, ma una sanzione è necessaria, soprattutto alla luce di gravi minacce di natura sessista rivolte ad alcune docenti. Rusconi ricorda inoltre che il dirigente scolastico, in quanto pubblico ufficiale, ha l’obbligo di denunciare occupazioni e danneggiamenti.
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Il focus sulla cancellazione delle gite
In questo contesto, la cancellazione delle gite appare una sanzione minore rispetto a una possibile bocciatura o a conseguenze penali. Tuttavia, secondo Rusconi, è proprio quella più sentita dagli studenti, anche se spesso aggirata. «Si organizzano tra loro – osserva – partono con l’autorizzazione dei genitori, senza assicurazione né accompagnatori, e giustificano l’assenza con certificati medici. Alla fine, la gita la fanno comunque».
Le liste stupri
Il caso della seconda “lista stupri” è venuto alla luce il 17 dicembre, durante l’occupazione dell’istituto, e ha coinvolto due docenti. Si trattava del secondo episodio a distanza di pochi giorni: il 28 novembre era già stata scoperta una prima lista, con i nomi di otto ragazze e un ragazzo, scritta sul muro del bagno dei maschi. Sulla vicenda indaga anche la polizia per il reato di istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Dai primi accertamenti risulta che il primo elenco di nomi sarebbe stato redatto da un ragazzo di 14 anni, probabilmente spinto o incoraggiato da studenti più grandi.
Foto copertina: ANSA | Una veduta esterna del liceo Giulio Cesare di Roma e la “lista di stupri” nei bagni dei ragazzi
