Peggio che in Italia: quasi la metà dei treni tedeschi arriva in ritardo. E la neo-manager italiana Evelyn Palla licenzia il 50% dei dirigenti

C’è una notizia che può consolare o almeno lenire il dispetto dei pendolari italiani: i tedeschi stanno ben peggio di loro. Nel mese di ottobre le ferrovie tedesche hanno raggiunto il record negativo di puntualità, e sulle tratte a lunga percorrenza (i nostri treni ad alta velocità o l’equivalente degli Intercity) ben il 48,5% dei treni tedeschi ha fatto registrare ritardi superiori ai cinque minuti. Quel record negativo per altro è stato messo a segno proprio nel mese di esordio alla guida della Deutsche Bahn (in sigla DB, le Fs tedesche) di Evelyn Palla, la prima donna ad avere avuto quel ruolo in Germania, ed anche la prima straniera (la Palla è nata in Italia, in Alto Adige) ad essere nominata ai vertici di una grande impresa pubblica tedesca.
Il piano lacrime e sangue per i dirigenti: metà di loro perderà il posto
Esordio difficile, dunque, per la manager italiana, che però ha voluto comunicare il dato più negativo sulla puntualità dei treni tedeschi passando subito al contrattacco con una intervista all’edizione settimanale della Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) nel numero natalizio. Dove ha raccontato di avere licenziato il suo consiglio di amministrazione, ricostituendone uno più snello (due poltrone in meno) con tre manager nuovi sui cinque posti (e uno è il suo). L’altra notizia è che calerà la scure sui dirigenti della DB, con il taglio del 50% dei posti. Quelli che resteranno in azienda comunque in parte consistente (il 30%) dovranno pensare a fare le valigie, trasferendosi da Berlino alle sedi provinciali. La Palla ha voluto così presentarsi come manager di ferro, dando un chiaro messaggio alla tolda di comando delle ferrovie tedesche: «Nessun posto è sicuro. Laddove non ci si assume la responsabilità, ci devono essere delle conseguenze. Questo è ciò che mi aspetto dai nostri dirigenti nella sede centrale e sul territorio. È importante per rafforzare la cultura della performance a livello centrale e decentralizzato».

Il ministro dei Trasporti ha scelto l’italiana perché tutti avevano rifiutato il posto
Inevitabili i mugugni nei confronti della manager italiana, anche perché anche lei era coinvolta nel gruppo dirigente che sta decimando: da anni sedeva infatti nel consiglio di amministrazione della DB, da cui era stata spedita a risanare la rete di trasporto locale DB Regio, cosa che ha fatto sistemando i conti e aumentando la produttività. È stata la medaglia al petto decisiva per consentirle il salto di carriera. L’omologo tedesco di Matteo Salvini, il ministro dei Trasporti Patrick Schnieder, non aveva proprio pensato a lei dopo avere licenziato il disastroso predecessore, Richard Lutz. Voleva staccare da chiunque avesse collaborato con il manager che aveva scassato i conti ferroviari abbassando anche la qualità del servizio. Ma nessun candidato esterno ha accettato l’offerta, anche perché lo stipendio da manager delle ferrovie pubbliche in Germania è abbastanza basso. Così il ministro ha ripiegato sull’italiana, la sola che nella vecchia tolda di comando potesse vantare qualche successo.
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L’alleanza fra Evelyn e il potente sindacato dei macchinisti
Nella sua battaglia contro i dirigenti interni (che naturalmente non abbozzano), la Palla è supportata dal più potente sindacato dei macchinisti e del personale ferroviario, l’EVG. Ed è proprio luna di miele, a leggere le dichiarazioni alla Faz del suo presidente, Martin Burkert: «Conosco Evelyn da cinque anni. Pensa in modo strategico, ha nervi saldi ed è assertiva, affidabile e ha messo in pratica con successo la sua idea di decisioni decentralizzate presso DB Regio». Però l’idillio potrebbe spezzarsi nella prossima primavera, quando inizieranno le trattative per il rinnovo del contratto dei ferrovieri: la richiesta di un aumento salariale dell’8% è supportata dalla nuova manager, ma preoccupa non poco il governo tedesco. E con l’esecutivo la Palla rischia di scontrarsi presto anche sul destino della rete ferroviaria Infra Go, che la Cdu vorrebbe separare nettamente da DB mentre la nuova manager ritiene necessaria al suo piano di ristrutturazione. La manager italiana però è riuscita a portare dalla sua la Spd, e la partita è ancora aperta.
