Aumenti contrattuali, festivi, notturni, premi di produttività: tutti gli sgravi fiscali sugli stipendi nel 2026

La linea del governo è chiara: il salario minimo, chiesto a gran voce dalle opposizioni, non è una misura che può aiutare davvero il reddito degli italiani. E allora, bocciata quella proposta, ecco che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni punta su una serie di altre misure per intervenire sul salario accessorio e e affrontare la perdita del potere di acquisto. Una strategia che, nella legge di bilancio 2026, passa soprattutto per una parola: detassazione. Degli aumenti contrattuali, dei premi di produzione, delle indennità notturne e festive e degli utili distribuiti ai lavoratori che partecipano alla gestione dell’impresa.
Come funziona la detassazione degli aumenti contrattuali
I lavoratori dipendenti del settore privato il cui contratto collettivo è stato rinnovato tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2026 potranno beneficiare di un’imposta sostitutiva del 5% sugli aumenti contrattuali. Questo beneficio, tuttavia, riguarda solo chi ha un reddito annuo di 33 mila euro. L’esecutivo parla di «risultato storico», ma i sindacati lamentano l’assenza di un riferimento esplicito ai contratti firmati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative. Senza quella precisazione, fanno notare le organizzazioni sindacali, una norma pensata per favorire i lavoratori potrebbe incentivare la contrattazione pirata.
Cosa cambia per premi di produttività e utili distribuiti
Ai premi di produttività e alle somme erogate a titolo di partecipazione negli anni 2026 e 2027 sarà applicata un’imposta sostitutiva dell’1%, entro il limite di importo complessivo di 5mila euro. In una prima versione della manovra, i governo prevedeva questa aliquota solo per i premi di produttività. Dopodiché, su richiesta della Cisl, ha rimesso mano al testo per includere anche gli utili distribuiti a lavoratori che partecipano alla gestione dell’azienda. Per questa misura il governo ha stanziato complessivamente 200 milioni di euro.
Meno tasse su lavoro notturno e festivo
L’articolo 4 della legge di bilancio introduce una tassazione agevolata al 15% sulle maggiorazioni e le indennità per il lavoro notturno, festivo e di turno. Questa aliquota, tuttavia, è riservata solo ai lavoratori dipendenti con un reddito fino a 40 mila euro.
Foto copertina: ANSA/Fabio Frustaci | La ministra del Lavoro, Marina Calderone
