Inchiesta sui fondi ad Hamas, la sindaca di Genova: «Mai andata a comizi di Hannoun, pronte le querele» – Il video
«Non sono mai andata ai comizi di Hannoun, sono pronte le querele». La sindaca di Genova, Silvia Salis, rompe il silenzio e annuncia azioni legali contro chi sta diffondendo la notizia secondo cui avrebbe portato altri sindaci in piazza per ascoltare Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione dei Palestinesi in Italia, arrestato con l’accusa di essere a capo di un’organizzazione sospettata di finanziare Hamas. «Avevo scelto il silenzio», spiega in un video sui social, «perché le inchieste non si commentano e bisogna lasciare lavorare la magistratura senza strumentalizzazioni politiche. Ma quanto sta accadendo in queste ore ha superato ampiamente la soglia della tollerabilità».
La prima cittadina del capoluogo ligure ha ribadito di «non essere mai andata in piazza con altri sindaci ad ascoltare Hannoun il 17 settembre. In quella giornata – precisa Salis – abbiamo partecipato per pochi minuti a una delle tante iniziative di Music for Peace, senza alcun contatto con Hannoun, né allora né in altre occasioni. Se lui ha parlato, lo ha fatto dopo che io e gli altri sindaci avevamo già lasciato la piazza. Querelerò chi diffonde notizie inventante e chiedo agli altri sindaci di seguirmi».
«Se accuse confermate, danno enorme per i palestinesi»
La sindaca respinge le critiche arrivate della destra, in particolare da FdI, ma rivendica la sua presenza nelle piazze pro Gaza. In una nota, Salis chiarisce di non accettare l’idea che avrebbe dovuto evitare «di partecipare a manifestazioni di solidarietà a un popolo massacrato» solo per la presenza di una persona, Hannoun, che – all’epoca – era sconosciuta ai più e risultava un libero cittadino. «Se questo fosse il criterio – osserva – bisognerebbe allora interrogarsi su chi oggi siede nelle aule istituzionali accanto a colleghi indagati anche per corruzione o che ha fatto parte di giunte sciolte dopo inchieste della magistratura».
Salis sottolinea inoltre che, qualora le accuse dovessero essere confermate, le conseguenze sarebbero gravi su più livelli: per la popolazione palestinese, per chi ha agito in buona fede credendo di portare aiuto a persone colpite dalla guerra ed è stato eventualmente ingannato, e per realtà come Music for Peace, del tutto estranee all’inchiesta. L’associazione, evidenzia la prima cittadina, sta portando avanti un lavoro umanitario straordinario, con tonnellate di aiuti ancora bloccate in Giordania in attesa di raggiungere la destinazione. «Non prenderò mai le distanze – conclude – da un grande movimento di solidarietà nato a Genova a sostegno della popolazione palestinese, del quale sono profondamente orgogliosa».
Le accuse di FdI
La parlamentare ligure di Fratelli d’Italia, Maria Grazia Frijia, aveva accusato Salis di essere scesa in piazza per ascoltare Hannoun. «Già ad agosto in testa alle iniziative della Flottiglia era in piazza insieme a Mohammad Hannoun, oggi arrestato dall’antiterrorismo. Un fatto politicamente gravissimo che ha trascinato l’immagine e il ruolo della città su sponde pericolose», ha dichiarato.
Foto copertina: ANSA/FABIO FRUSTACI | La sindaca di Genova, Silvia Salis al termine dell’incontro sull’ex Ilva di Genova-Cornigliano, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Roma 5 dicembre 2025
