Pacemaker senza fili a una bambina di 10 anni, la storica operazione al “Bambino Gesù” di Taormina

Si è risvegliata senza fili sotto pelle e con un battito cardiaco tutto nuovo una bimba di 10 anni, affetta da una cardiopatia congenita con alterazione anatomica della valvola tricuspide. Si tratta solo dell’ottavo paziente al mondo a ricevere un particolare intervento, che prevede l’installazione di un pacemaker senza fili, o meglio leadless, che consente la stimolazione del cuore senza elettrodi. La piccola è stata operata al Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo “Bambino Gesù” di Taormina.
La prima operazione e la necessità di un nuovo pacemaker
La bambina, che soffriva fin dalla nascita di questa condizione particolare, aveva già subito un intervento chirurgico quando aveva pochi mesi. In quel caso le era stato piantato un pacemaker classico sulla superficie esterna del cuore. Con a crescita della bambina, però, gli elettrodi avevano smesso di funzionare rendendo necessario un secondo intervento per regolarizzare nuovamente il battito cardiaco.
L’intervento e il pacemaker “leadless”
La scelta di un pacemaker senza fili è stata praticamente forzata, dato che nella sua conformazione classica il dispositivo elettronico ha necessità di portare la corrente attraverso la valvola tricuspide. A bimba, avendo un’alterazione proprio in corrispondenza di quella valvola, avrebbe rischiato di aggravare la sua posizione. Il pacemaker, di 25 millimetri di dimensione e con un peso inferiore ai 2 grammi, è stato posizionato attraverso una vena del collo, agganciandolo al muscolo dell’apice del ventricolo destro. Un punto strategico affinché il device lavori con efficacia senza andare a interferire con la valvola tricuspide.
