Il Tar restituisce la scorta al Capitano Ultimo

di OPEN

Accolto il ricorso di Sergio De Caprio che nel 1993 arrestò Totò Riina: “Tar coraggioso, disprezzo per chi non ha fatto nulla”

Il Tar del Lazio ha deciso di riassegnare la scorta al colonnello dei Carabinieri Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che nel 1993 arrestò il boss di Cosa Nostra Totò Riina. Il tribunale amministrativo regionale ha accolto il suo ricorso contro il Ministero dell’Interno che il 3 settembre scorso aveva revocato la misura di protezione. Il ricorso verrà trattato nel merito l’11 giugno prossimo.


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 Ansa |

“Oggi con coraggio il Tar di Roma ha arginato l’illegittima prevaricazione che alcuni funzionari della sicurezza pubblica hanno esercitato contro il diritto alla vita, alla sicurezza ed alla difesa di un cittadino e di un carabiniere”, ha dichiarato all’Ansa il Capitano Ultimo, tramite il suo avvocato Antonino Galletti, aggiungendo di provare “disprezzo” per chi non ha fatto nulla.  

 

Proprio ieri la questione della scorta di Ultimo era tornata alla ribalta: vicino alla casa famiglia fondata dal colonnello e gestita da un’associazione di volontari è stata incendiata un’auto risultata rubata. Gesto interpretato come un avvertimento, considerate le tante minacce ricevute da De Caprio da parte di Cosa Nostra negli anni. 

 

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