Tsunami in Indonesia, 16mila gli sfollati. Cani e droni alla ricerca dei dispersi

di OPEN

Il maltempo complica i soccorsi. Mancano ancora all’appello 154 persone. L’allerta resta alta per il rischio di un altro maremoto

I soccorsi vanno a rilento e la colpa è delle pioggetorrenzialiche battono incessantemente sulle zone già piegate dallo tsunami. Anche gi aiuti alle persone – cibo, acqua potabile, coperte e medicinali – faticano ad arrivare lungo le coste intorno allo stretto della Sonda, fra Sumatra e Giava, dove sarebbero invece urgenti e necessari.


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Intanto le ricerche dei dispersi vanno avanti senza sosta. Ma appare chiaro che ogni ora che passa si affievolisconole speranze di trovare sopravvissuti. Sono almeno 154 le persone che mancano ancora all’appello.Isoccorritori – militari e volontari – vanno avanti a setacciare le aree colpite, anche con l’aiuto di cani addestrati e droni per la ricognizione. Droni che servono poi a fare ilquadro della situazione logistica, per meglio indirizzare gli aiuti.


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Quanto agli sfollati, questo tsunami ha tolto il tetto a oltre 16mila persone. Secondo i dati dell’agenzia nazionale per la Gestione dei Disastri indonesiana, le persone morte nella catastrofe del 22 dicembre sono 430, quelle che sono rimaste ferite 1.485. Cinque i distretti maggiormente colpiti: Pandeglang e Serang nella provincia di Banten; Lampung Selatan, Tanggamus e Pesawaran, nella provincia di Lampung.

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