Il padre di Luca Tacchetto: «Probabilmente rapito in Burkina Faso». La procura di Roma apre inchiesta

di OPEN

Dal 15 dicembre non si hanno più notizie dell’ingegnere padovano di 30 anni, in viaggio insieme alla giovane canadese Edith Blais. La Farnesina invita al massimo riserbo. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo

«La cosa più probabile è che sia stato rapito per fini politici o economici»: è il padre di Luca Tacchetto ad affidare al Mattino di Padova le sue preoccupazioni. Dal 15 dicembre non aveva più notizie del figlio, ingegnere 30enne, che era in Burkina Faso insieme alla 34enne canadese Edith Blais. I due erano partiti da Padova. La procura di Roma nel frattempo ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona a scopo di terrorismo. Il procedimento era stato aperto in un primo momento senza indagati o ipotesi di reato, ma successivamente il pm titolare dell’indagine ha deciso di rubricare il fascicolo con quanto previsto dall’articolo 289 bis del codice penale. «L’ultimo contatto con mio figlio risale alle 23.57, quando mi ha spedito l’ultimo messaggio», ha aggiunto il padre di Luca Tacchetto specificando che il cellulare del figlio si era rotto in Mali, e per questo successivamente ne aveva acquistato uno nuovo che «funzionava bene». La Farnesina, che è in contatto con i familiari dell’italiano, invita a mantenere il massimo riserbo. Secondo il premier canadese Justin Trudeau, la ragazza «sarebbe ancora viva».


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