È Reddito di cittadinanza show. Di Maio presentatore: «Aiuto ai più deboli»

Il Movimento 5 Stelle presenta ai giornalisti il provvedimento simbolo del suo programma elettorale, approvato insieme a Quota 100 nel consiglio dei ministri del 17 gennaio e annuncia la nomina dell’attore Lino Banfi nella commissione Unesco. Il premier Conte: «Sarò garante di un nuovo patto sociale»

Slide, formato da Ted conference e un po' di retorica per la festa di presentazione del reddito di cittadinanza a Roma. Luigi Di Maio, in versione presentatore, introduce gli ospiti (nell'ordine: Mimmo Parisi, Giuseppe Conte, Alessandro Di Battista, Paola Taverna, Davide Casaleggio, Pasquale Tridico, Lorenzo Fioramonti, Nunzia Catalfo, Davide Tripiedi, Francesco D'Uva e Beppe Grillo via skype) ed è tutto un crescendo di celebrazioni (e un po' auto-celebrazioni) per avere portato il reddito di cittadinanza in Italia.


«Da noi, non esisteva. Mi sono messo a studiare» dice il vice-premier Di Maio. «Ho chiesto alla Merkel», gli fa eco il premier Conte. Ma prima dei singoli interventi, Di Maio annuncia la nomina dell'attore Lino Banfi come rappresentante del governo italiano nella commissione Unesco (la cui sede mondiale si trova a Parigi).


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«Basta con questi pluri-laureati nelle commissioni. Io porterò un sorriso», ha detto l'attore pugliese che da tempo apprezza i 5 Stelle. Una nomina che ha suscitato l'ironia dell'alleato di governo Salvini: «Lino Banfi va bene. E Jerry Calà? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila?». Lo streaming dell'evento su Facebook è iniziato poco dopo le 11.30.

C'erano circa 11mila utenti connessi: dopo quasi tre ore, gli spettatori si sono ridotti a 5mila. Mentre in sala, c'erano i ministri e i parlamentari pentastellati, insieme ai giornalisti e ad alcuni direttori di giornali e tg invitati dallo staff 5 Stelle.

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Di Maio su reddito di cittadinanza e recessione

In attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del testo completo del «decretone» approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 17 gennaio, bisogna basarsi sui dettagli annunciati nelle ultime settimane e soprattutto durante la presentazione dei 5 Stelle a Roma, il 22 gennaio. Per spiegare come accedere alla misura simbolo del Movimento 5 Stelle è stato proiettato un video (stile cartoon) con frasi dal sapore pubblicitario come «lo Stato finalmente non ti chiede ma ti dà».

Si potrà completare la procedura esclusivamente online, oppure andando allo sportello delle Poste. «Con il reddito di cittadinanza, se mai ci sarà la recessione, io non so se andremo in recessione, noi metteremo in sicurezza le fasce più deboli, non faremo come gli altri», ha annunciato il vicepremier Di Maio dal palco. E sulla pensione di cittadinanza ha detto: «Interesserà 500mila nonni italiani a cui miglioreremo un po' la qualità della vita».

Dopo un breve filmato con vecchie interviste agli esponenti più rappresentativi dei 5 Stelle proprio sulla promessa di attuare il reddito di cittadinanza (il primo intervistato era il co-fondatore del M5S, Gianroberto Casaleggio), Di Maio ha annunciato la nomina di Mimmo Parisi alla guida di Anpal (l'agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro), presentandolo come l'inventore dei navigator. Il professore italo-americano, definito erroneamente italo-pugliese, ha spiegato che «il navigator servirà per superare gli ostacoli».

Conte: da avvocato del popolo a garante di un nuovo patto sociale

Di Maio ha poi chiamato sul palco il presidente del Consiglio Conte (anticipato da un'intro musicale pop), seduto in prima fila vicino al sindaco di Roma Virginia Raggi. «Mi sono presentato come avvocato del popolo. Oggi mi presento come garante di un nuovo patto sociale tra i cittadini e lo Stato: vogliamo realizzare questo nuovo patto sociale e io sarò garante dell'attuazione. Vogliamo che tutti i cittadini possano prenderne parte: il reddito sarà pilastro portante e vigilerò con tutti gli strumenti a disposizione affinché questo progetto non sia deturpato da furbizie, abusi e storture di sorta», ha detto il premier Conte.

Di Battista: «Non ho incarichi istituzionali e nemmeno li voglio»

Alessandro Di Battista viene presentato in modo affettuoso dal capo politico del Movimento 5 Stelle: «Una settimana fa eravamo insieme a Strasburgo e farà campagna con noi per le Europee. Sono davvero contento di riabbracciarlo». E l'ex deputato M5S esordisce con un «però…» e poi riempie di complimenti il collega di partito. «Ci sono centinaia di lavoratori e operai che ringraziano questo giovanissimo ministro, sul quale forse c'è molta invidia». Tra la fila dei ministri, Barbara Lezzi e Giulia Grillo annuivano.

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In chiusura, è stato trasmesso il videomessaggio di Beppe Grillo. «Il reddito di cittadinanza è partito da me e Casaleggio con le parole guerrigliere, adesso è un combattimento di bilancio. Non fatevi infinocchiare dalla comunicazione, andateci giù pesante» ha detto il comico genovese.